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martedì 30 aprile 2013

Aspettando il Giro d’Italia, al via la “Nove colli lucana”

Grande partecipazione alla manifestazione riservata ai tesserati federali alla categoria giovanissimi (anni 6-12) (a.s.d. Ciclo Team Sassi) svoltasi domenica scorsa nei piazzali di via Don Luigi Sturzo e nei pressi della Chiesa di San Paolo rione Villa Longo. All’iniziativa hanno partecipato, anche in questa circostanza, un centinaio di bambini che hanno gareggiato sulle due ruote fra slalom e corse di velocità (foto in allegato). Lo rende noto l’assessore allo sport e alla mobilità urbana, Sergio Cappella. Prosegue, intanto, il cartellone di iniziative “Aspettando il Giro” organizzate dal Comune e dalla sezione regionale della Federazione ciclistica italiane per sensibilizzare l’opinione pubblica all’uso della bicicletta. Domani, primo maggio, in collaborazione con l’associazione sportiva “Emmeti Cycling G.C. Belisario, manifestazione ciclistica agonistica riservata alla categoria esordienti (anni 13-14) su un circuito da ripetere più volte con partenza da via Don Luigi Sturzo – via Dante – via Lazazzera – via Nazionale – via Don Luigi Sturzo. Partenza ore 10,00. Domenica, 5 maggio, cliclopedalata tra amici ciclisti amatori. Parteciperanno concorrenti provenienti da Puglia e Basilicata. Appuntamento alle 8.30 in piazza Vittorio Veneto, a Matera. Il percorso denominato “Nove colli” si snoderà lungo 180 chilometri attraversando, appunto, 9 colli: Miglionico, Grottole, Grassano, Garaguso, San Mauro Forte, Ferrandina, Pomarico fino ad arrivare a Montescaglioso attraversando lo stesso percorso del Giro d’Italia verso Matera.

Tratta Ferrosud-Casal Sabini, via al cantiere il 6 maggio

Il Consorzio per lo sviluppo industriale della provincia di Matera (Csi) ha appaltato in via definitiva stamattina i lavori per l’esecuzione delle opere di ristrutturazione del tronco ferroviario che dallo stabilimento Ferrosud (zona industriale di Jesce) porta alla stazione di Casal Sabini, nei pressi di Altamura. I lavori saranno effettuati dalla ditta Co.RAC. FER. di Casale sul Sile (Tv) che si era classificata seconda nella gara d’appalto bandita a gennaio scorso per la sostituzione di 3600 traversine (1/3 del totale) sistemate lungo la tratta di 6,3 chilometri. L’azienda prima classificata è risultata non essere in regola con i requisiti e così il Consorzio ha dovuto procedere allo scorrimento della graduatoria assicurando alla società prima classificata il tempo previsto per legge (sette giorni lavorativi) per eventuale ricorso. Trascorso questo termine, il direttore generale del Csi, Rocco Dichio, ha potuto assegnare in via definitiva l’appalto alla ditta che eseguirà materialmente i lavori. Nei giorni scorsi, intanto, è avvenuto un sopralluogo nell’area di cantiere alla presenza dei tecnici di Rete ferroviaria italiana (Rfi) e della ditta appaltatrice in cui si è convenuto di dare priorità all’esecuzione degli interventi nel tratto più compromesso, che potranno consentire, con il consenso di Rfi, il transito delle carrozze prima del completamento dei lavori. Rispetto a questa esigenza la ditta appaltatrice ha assicurato la massima disponibilità, inoltre, ha provveduto in questi giorni a effettuare gli ordinativi e a organizzare la logistica del cantiere per poter essere operativa e svolgere le attività nella massima celerità. Il cantiere sarà aperto il 6 maggio e si chiuderà nel giro di un mese, in linea con i tempi (fine maggio-inizio giugno) che il commissario del Consorzio, Gaetano Santarsìa, aveva indicato nelle numerose riunioni convocate in Regione e in Prefettura per la soluzione del problema. “Il Consorzio - dice il commissario Santarsìa - sta lavorando con la massima attenzione e con la massima rapidità. Come spesso abbiamo evidenziato nelle numerose riunioni, la legge ci impone dei tempi che vanno rispettati. Capiamo - sottolinea il Commissario del Csi - la necessità dei sindacati di dare risposte ai lavoratori in tempo reale e ribadiamo che, sia io sia i nostri dirigenti, siamo sempre a disposizione nel caso si rendessero necessari chiarimenti di qualsiasi genere. Quello che deve essere altrettanto chiaro è che non si sta perdendo tempo. Abbiamo dimostrato di essere impegnati nella soluzione del problema Ferrosud nei tempi più rapidi possibili al punto di aver anticipato le somme necessarie alla realizzazione delle opere oltre che bandito e assegnato la gara con procedure brevissime e nel rigoroso rispetto della legge per scongiurare ricorsi che avrebbero inficiato l’ottimo lavoro fin qui svolto da tutti i soggetti coinvolti. Crediamo, in virtù di questo, - conclude Santarsìa - che tutta la struttura del Csi abbia quantomeno meritato con il suo lavoro un po’ di fiducia da parte dei soggetti interessati al problema”.

CICLO-PASSEGGIATA POLICORO-SCANZANO “DATECI IL PONTE ALLE COMPLANARI” DOMENICA 05.05.2013

“Dateci il Ponte alla complanari”, è il tema di una singolare ed ecologica forma di protesta proposta dal consigliere Ferrara ed organizzata dalle due Amministrazioni Comunali di Policoro e Scanzano Jonico, per domenica mattina, 05 maggio 2013 che prevede una ciclopasseggiata che attraverserà la S.S. 106 sia all’andata che al ritorno, per rappresentare, in forma pacifica e costruttiva, il forte disagio causato dal divieto di transito predisposto dall’ANAS ad alcuni veicoli sulla Jonica. Nello scorso mese di ottobre, infatti, l’ANAS ha posto il divieto al transito, per motivi di sicurezza, a cicli, ciclomotori, trattori, ecc.; pur accertando la necessità di mettere in sicurezza l’incolumità della gente che transita lungo la statale, le Amministrazioni comunali hanno chiesto all’ANAS un transito alternativo all’importante arteria stradale: ad oggi, tale richiesta è rimasta inevasa. Da qui, l’idea di organizzare la ciclopasseggiata. “Si tratta – comunicano gli amministratori della Città di Policoro – di una simpatica manifestazione che avrà come prerogativa principale quella di richiamare all’attenzione degli organi competenti i reali problemi di transito riscontrati nel quotidiano dalle nostre popolazioni, ma che avrà come riscontro anche la tutela ambientale e della promozione dei prodotti della nostra meravigliosa terra”. “Non è un caso, infatti – proseguono gli amministratori – che la carovana su due ruote avvicinerà Policoro e Scanzano, proprio nel weekend dedicato alla fragola, l’oro rosso, economia trainante delle due realtà del Metapontino con forte vocazione all’agricoltura”. Si partirà dalla centrale piazza Dante di Policoro intorno alle ore 9.00 per raggiungere piazza Segni di Scanzano e, dopo una breve sosta, la ripartenza da Scanzano è prevista per le ore 11.00 per raggiungere Policoro intorno alle ore 12.00 in piazza Dante e proseguire, nella vicina piazza Eraclea, con la manifestazione dedicata alla Fragola. L’invito è rivolto ai cicloamatori, alle associazioni ed alle famiglie che, in tutta sicurezza, potranno godersi anche una giornata ecologica.

“POLICORO CITTA’ DELLA FRAGOLA 2013” 04/05 MAGGIO 2013 CONFERENZA STAMPA DI PRESENTAZIONE

Giovedì, 02 maggio 2013, alle ore 12.00, presso la Sala Consiliare “N. Montesano” di Policoro, si terrà la conferenza stampa di presentazione della manifestazione in programma sabato 4 e domenica 5 maggio, “POLICORO – CITTA’ DELLA FRAGOLA”. I dettagli della due giorni dedicata all’ “Oro Rosso” del Metapontino, nel corso della Conferenza Stampa. 

Interverranno:

  • Rocco Leone – Sindaco di Policoro. 
  • Giovanni Lippo – Consigliere comunale con delega all’Agricoltura. 
  • Massimiliano Padula – Assessore al Turismo, Sport e Spettacolo. 
  • Carmela Suriano –Planitalia.
  • Nicola Vallinoto – Assofruit. 
A fine conferenza è prevista una mini degustazione di fragole per i giornalisti.

Episodio di bracconaggio a Valsinni, strategica l’attività dei Carabinieri

In merito all’ultima operazione antibracconaggio portata a termine dalla Compagnia dei Carabinieri di Colobraro la Provincia di Matera esprime la propria soddisfazione. Un episodio spiacevole che ha visto protagonista il comune di Valsinni: “dove nella serata di domenica – ha evidenziato la consigliera provinciale Favoino – due uomini sono stati sorpresi in possesso di un piccolo arsenale che non poteva giustificarsi legalmente, sia per l’orario notturno che perché fuori stagione venatoria. La garanzia di una presenza costante delle forze dell’ordine rassicura i cittadini e tutela il nostro patrimonio faunistico così significativo.” “Non possiamo che essere grati ai Carabineri, sentiti e doverosi ringraziamenti vanno alla Compagnia di Colobraro, al Comando di Matera e al Comando generale dell’Arma di Potenza per l’intensa attività di monitoraggio del territorio. Un importante lavoro – ha evidenziato il presidente dell’Ente, Franco Stella - di contrasto a un fenomeno criminale particolarmente insidioso proprio perché poco appariscente.”

Maggio di Informazione Psicologica 2013, 6ª edizione

MIP in BASILICATA 
Maggio di Informazione Psicologica 2013, 6ª edizione 
Il mese della prevenzione psicologica in Italia 


Prende il via anche in Basilicata la 6ª edizione del MIP, Maggio di Informazione Psicologica, la prima e unica campagna nazionale di prevenzione del disagio psichico. 
Gli psicologi MIP della Basilicata tornano, anche quest’anno per promuovere il benessere psicologico, perché “non c’è salute senza salute mentale”. * 
4 gli psicologi e psicoterapeuti coinvolti 
1 colloquio gratuito a chiunque ne farà richiesta 
9 appuntamenti aperti al pubblico fra incontri informativi e a tema, conferenze, seminari e gruppi esperienziali nei quali si affronteranno i più vari argomenti della nostra vita quotidiana, indagati attraverso la lente della psicologia. 
Il MIP è organizzato da Psycommunity, la comunità on line degli psicologi italiani, che quest’anno festeggia i suoi primi 10 anni di vita. 
Con il patrocinio di:
 REGIONE BASILICATA E PROVINCIA DI POTENZA

Alessandra Sulpasso e Phil Maturano il 2 maggio a Taranto

Una voce nera, calda, capace di rievocare le più belle canzoni jazz. Un trio collaudato. Un ospite d’eccezione. Tre elementi vincenti in un’unica serata. Giovedì 2 maggio, il palco del Nicola’s, in via Lucania a Taranto, ospiterà Alessandra Sulpasso, allieva prediletta di Anne Ducros, cantante tarantina laureata in canto lirico, canto jazz, discipline musicali, musicoterapia. Un’artista conosciuta per la sua eccezionale abilità di "vocal coach" e per aver debuttato con i più importanti musicisti al mondo. Una voce che, grazie alla straordinaria tecnica, diventa strumento musicale, prende le forme più impensabili ricreando quelle atmosfere tipicamente nere care agli amanti del genere afroamericano. Al concerto Alessandra Sulpasso sarà accompagnata da alcuni tra i più bravi jazzisti del nostro territorio: Ettore Carucci (piano), Franco Mariella (contrabbasso), Gianfranco Menzella (sax). E alla batteria, un ospite d'eccezione: Phil MATURANO, un fuoriclasse americano affezionato alla città di Taranto. L’anno scorso gli appassionati di questo genere musicale lo hanno applaudito in un concerto sotto le stelle di Francavilla Fontana in una serata che ha entusiasmato i presenti rapiti dalla strepitosa abilità delle sue bacchette. La rassegna al Nicola’s è organizzata dallo Jonio Jazz. Direzione artistica di Alessandro Napolitano.

scambi interculturali rivolti ai giovani delle scuole medie superiori

Centro locale del Metapontino dell'Associazione INTERCULTURA ,Onlus che dal 1955 promuove ed organizza programma di scambi interculturali rivolti ai giovani delle scuole medie superiori,in occasione dell'asseblea annuale dei soci ha rinnovato l'inarico di presidenza alla dott.ssa Palma Arcuti, con il seguente organigramma: responsabile invio la prof.ssa Nietta Violante,responsabile scuola la prof.ssa Rosanna Rotundo,responsabile ospitalità la Prof.ssa Palma Arcuti, responsabile sviluppo e formazione l'insegnante Mariella Casciaro ,all'incontro ha partecipato la coordinatrice di puglia e basilicata Francesca Caffio,è stato presentato il consuntivo delle attività svolte nell'anno 2012/13 e presentato il programma 2013/14 che vedrà il centro impegnato in un numero di ospitalità più alto del solito ,arriveranno ragazzi dalla finlandia,dal brasile,dal giappone, america.
La Presidente ha ribadito l'impegno del centro locale a promuovere il dialogo interculturale ed allargare sempre di più il concetto di interculturalità, tutto ciò grazie all'impegno dei volontari impegnati nel centro. 

CCIAAMT, 1 MAGGIO PATTO PER LA RIPRESA

"La ricorrenza del 1 maggio deve costituire l’occasione per rafforzare il confronto operativo con i diversi soggetti territoriali che hanno a cuore le sorti dell’economia locale e per mettere in campo tutte le opportunità e le risorse, che possono favorire la ripresa e l’occupazione’’ . E’ l’invito che il presidente della Camera di commercio di Matera, Angelo Tortorelli, rivolge a Enti locali, associazioni imprenditoriali e forze sociali in una fase difficile per il Paese, che ha bisogno di senso di responsabilità, di appartenenza e di coesione per sbloccare tante situazioni e attivare percorsi che restituiscano dinamicità alle imprese e consentano ai giovani di trovare lavoro . “ Ci sono esigenze e opportunità - ha detto il presidente della Camera di commercio di Matera, Angelo Tortorelli- che possono favorire il consolidamento di comparti tradizionali o l’avvio di nuovi. Il decreto sblocca crediti, i limiti del patto di stabilità hanno bisogno di risposte celeri e così l’ accordo di programma per il settore del mobile imbottito. Non dimentichiamo le potenzialità dell’industria turistica e agroalimentare, dell’artigianato, dei i settori dell’innovazione e dell’energia. Sono solo alcune delle “voci’’ sulle quali confrontarsi per concretizzare, in tempi definiti, nuove opportunità di rilancio finalizzate all’occupazione. Da parte nostra abbiamo messo a punto un corposo programma di promozione, con partecipazione ad eventi e fiere, in grado di valorizzare il sistema delle imprese. A questo proposito abbiamo attivato anche uno sportello per la internazionalizzazione, consapevoli delle notevoli potenzialità del lavoro di rete e di confronto con altre realtà. Ma continuiamo a monitorare e a sostenere, con il fondo imprese con uno sportello dedicato. le diverse situazioni di difficoltà che l’attualità e la gravità della crisi ci segnalano ogni giorno. Anche per questo le riflessioni del 1 maggio ci impongono e ci stimolano a lavorare insieme per la crescita del territorio’’.

“RIFORMA PREVIDENZIALE INARCASSA E RIFORMA DELLE PROFESSIONI TECNICHE – NUOVI SCENARI”









INGEGNERI DELEGATI BASILICATA
Province di Potenza e Matera

Si terrà venerdì 3 maggio alle ore 15,30 presso l’Hotel San Domenico a Matera, il seminario dal titolo “RIFORMA PREVIDENZIALE INARCASSA E RIFORMA DELLE PROFESSIONI TECNICHE – NUOVI SCENARI” organizzato dalla Delegazione Ingegneri Inarcassa di Basilicata e dagli Ordini degli Ingegneri della Provincia di Matera e Potenza. Ai lavori parteciperanno l’Arch. Paola Muratorio Presidente di Inarcassa, l’Ing. Armando Zambrano - Presidente del Consiglio Nazionale Ingegneri e l’Arch. Andrea Tomasi – Presidente della Fondazione Ingegneri e Architetti Inarcassa. Il seminario, a partecipazione libera, sarà un importante momento di riflessione per valutare gli scenari futuri delle professioni tecniche e degli ingegneri in particolare e permetterà di approfondire le novità introdotte con l’entrata in vigore della riforma previdenziale e quella delle professioni tecniche, le quali coinvolgono tutti coloro che a vario titolo esercitano la libera professione. Saranno illustrate, dai massimi esponenti nazionali delle istituzioni professionali, le novità del passaggio al sistema di calcolo pensionistico contributivo per l’aspetto previdenziale, e l’introduzione delle Stp (società tra professionisti), della formazione continua e dell’assicurazione obbligatoria, per l’aspetto lavorativo. 
E’ previsto uno spazio finale riservato alla discussione e ai quesiti in merito ai temi del seminario.


Organizzano il seminario

RIFORMA PREVIDENZIALE INARCASSA
E RIFORMA DELLE PROFESSIONI TECNICHE
- NUOVI SCENARI-

Matera, 3 maggio 2013 - ore 15.30 
Hotel San Domenico – Via Roma, 10 

Programma
- ore 15.30 Registrazione Partecipanti
- ore 15.45 Saluto Presidenti degli Ordini Patrocinanti

Introduce : Ing. Michele LAPENNA – Tesoriere Consiglio Nazionale Ingegneri
Modera : Ing. Giuseppe LAPACCIANA – Delegato InarCassa Provincia di Matera

- ore 16.00 Relazioni
La libera professione e il progetto della fondazione
Arch. Andrea TOMASI – Presidente Fondazione Iscritti InarCassa
La riforma delle professioni tecniche
Ing. Armando ZAMBRANO – Presidente Consiglio Nazionale Ingegneri
La riforma previdenziale INARCASSA
Arch. Paola MURATORIO – Presidente InarCassa

Tavola rotonda e question time

- ore 19.00 Chiusura Lavori
Al termine dei lavori sarà servito un aperitivo di arrivederci


Il seminario, a partecipazione libera, permetterà di approfondire le novità introdotte con l’entrata in vigore della riforma previdenziale e quella delle professioni, le quali coinvolgono tutti coloro che a vario titolo sono possessori di partita IVA ed esercitano la libera professione.
Ampio spazio sarà riservato alla discussione e ai quesiti in merito ai temi del seminario.


SANITA’ FUTURA: NEL 2012 BEN 24 MILIONI DA TICKET

Secondo un’inchiesta pubblicata da L’Espresso la Basilicata ha incassato nel 2012 per ticket sulla specialistica ambulatoriale 24 milioni di euro. Il settimanale significativamente titola l’inchiesta “la fuga dal ticket” riferendo che 1,8 milioni di italiani rinuncia a curarsi per effetto del ticket che riguardano nel 70% dei casi analisi di laboratorio, 20% visite specialistiche e il 10% la diagnostica. Il costo medio annuo è di 150 euro di ticket.
Significativi – evidenzia Sanità Futura – sono i giudizi degli italiani sul sistema pubblico sanitario: per il 31,7% è peggiorato (più 10% rispetto al 2009); solo per il 7% è leggermente migliorato. Il 75% ricorre alle strutture della sanità privata per evitare le liste di attesa. Inoltre, le prescrizioni con il codice di esenzione per patologia relative a malattie rare in Basilicata ammontano ad appena 312 mila euro; le percentuali delle ricette 'no ticket', rispetto al totale complessivo, considerando tutti i codici di esenzione toccano il 72%. E' quanto emerge dall'analisi del ministero della Salute sul flusso delle ricette di specialistica ambulatoriale nel 2012. Il ticket è sempre più una tassa iniqua sulla malattia, che – evidenzia Sanità Futura - colpisce in primo luogo i soliti noti che dichiarano i loro redditi, come i lavoratori dipendenti che costituiscono la gran parte di quel 30% di ricette senza esenzione. Sempre riguardo le prescrizioni 'no ticket' legate all'esenzione per reddito, analizzando i dati a livello regionale vediamo ad esempio in Campania come su 11 mln di ricette con esenzione ben 6,2 mln lo sono per motivi di reddito. Più o meno lo stesso in Sicilia: su poco meno di 11 mln di ricette sulle quali non si paga ticket oltre 6 mln sono esenti per reddito. Dunque i 24 milioni di euro incassati dalla Basilicata pesano sempre sulle stesse tasche e da noi se si restringe alla fascia di reddito 24-38 mila euro l’anno e a due coniugi impiegati ben oltre la media “alla Trilussa” di 150 euro procapite l’anno. E ancora. Nel Lazio su 14,7 mln di prescrizioni con esenzione 6,6 mln lo sono per reddito; in Calabria ben 2,5 mln su 4,3 mln. A chiedere l'esenzione per motivi economici non sono però solo i cittadini del Sud. Al Nord, anche se con percentuali un poco piu' basse, sono tante le ricette esenti dal ticket per reddito. Ad esempio in Veneto su 10,6 mln di prescrizioni con esenzione ben 4,5 mln lo sono per reddito. Più o meno la stessa proporzione si registra in Emilia Romagna (4,4 mln su 10,9 mln), Lombardia (11,6 mln su 25,1 mln), Liguria (1,7 mln su 3,3 mln). L'analisi del ministero prende in esame anche le altre tipologie di esenzione: patologia, malattia rara, invalidi di guerra e condizione. "Gli esenti per condizione - spiegano dal Ministero alla Salute - sono gli invalidi (ad eccezione degli invalidi di guerra per i quali è previsto un codice di esenzione specifico), i ciechi assoluti, i sordomuti, gli infortunati sul lavoro o affetti da malattie professionali, le donne in stato di gravidanza (dalla 1° alla 41° settimana), le donne incinte a rischio, i detenuti e gli internati, gli obiettori di coscienza in servizio civile, i soggetti ai quali vengono effettuate prestazioni diagnostiche per screening, e i cittadini extracomunitari non in regola privi di risorse economiche ai quali vengono effettuate prestazioni ambulatoriali urgenti". Lo scorso anno l'ammontare complessivo delle ricette esenti con questo codice è stato pari a 32,6 mln.
Queste invece, da Nord a Sud, le percentuali delle ricette 'no ticket', rispetto al totale complessivo, considerando tutti i codici di esenzione: Piemonte (66%); Valle d'Aosta (53%); Lombardia (67%); Provincia autonoma di Bolzano (67%); Provincia autonoma di Trento (53%); Veneto (61%); Friuli Venezia Giulia (64%); Liguria (64%); Emilia Romagna (62%); Toscana (63%); Umbria (65%); Marche (68%); Lazio (72%); Abruzzo (73%); Molise (79%); Campania (86%); Puglia (82%); Basilicata (72%); Calabria (84%); Sicilia (80%); Sardegna (75%).

Non possiamo più accettare tentennamenti anche perché non vogliamo correre il rischio di diventare irresponsabili per eccesso di responsabilità.

In momenti delicati e di totale confusione, soprattutto quando ci sono di mezzo vicende giudiziarie, la saggezza della politica “tradizionale” consiglierebbe il silenzio. Il rischio che si corre, infatti, è di apparire da un lato come irrispettosi nei confronti di chi ha il sacrosanto diritto di dimostrare la propria innocenza, dall’altro di emergere come chi vuole fomentare e cavalcare la protesta che pure è forte ed assolutamente comprensibile. Oggi, però, siamo convinti che le vicende non possano essere più lette secondo gli schemi tradizionali, soprattutto alla luce di ciò che sta succedendo a livello nazionale. Crediamo che la politica debba giocare in attacco senza paura o tentennamenti, riappropriandosi della propria funzione che in questi ultimi anni, purtroppo, è stata lasciata alla magistratura quando è andato bene e ai populismi quando è andato male. Premesso ciò, sarebbe un inutile eccesso di diplomazia nascondere il senso di rabbia, di disillusione e smarrimento che abbiamo provato al venir fuori dei risultati delle indagini relative al rimborso dei consiglieri regionali che hanno portato alle dimissioni, quasi obbligate ma comunque segno di grande responsabilità, del Presidente De Filippo. Indipendentemente dalle vicende giudiziarie, rimane evidente la superficialità di fondo, sicuramente espressione di un senso delle istituzioni non all’altezza del momento, che ha caratterizzato il modus operandi di gran parte dei consiglieri regionali. Pensare di andare avanti come se nulla fosse successo sarebbe un errore assolutamente intollerabile. Noi non ci stiamo. I risultati delle ultime elezioni, nonostante si trattasse di elezioni politiche e non di regionali, con la forte crescita dell’astensionismo e del voto grillino, chiaramente antisistema, ci dicono che la credibilità delle istituzioni non gode assolutamente di buona salute, anche in Basilicata. Dopo i fatti di questi ultimi giorni è evidente che essa si è erosa ulteriormente. Crediamo ci sia bisogno, quindi, di ripartire con serenità e forza da una più alta tensione etica. Pensiamo sia necessario rimettere al centro la Politica, quella in grado di decidere e di affrontare con forza e trasparenza le questioni vere. Siamo convinti che mai come oggi il cambiamento non possa assolutamente prescindere dalle persone. Perseverare nel politicismo e non rendersi conto di tutto ciò, sarebbe una forzatura assolutamente intollerabile. Il Partito Democratico lucano, compatto, deve essere la punta avanzata nella costruzione di questo necessario percorso di rilancio. Noi Giovani Democratici di Basilicata, nonostante restiamo convinti che la politica oltre che rappresentare debba anche guidare la società, non possiamo non farci carico delle istanze di forte rinnovamento avanzate da una generazione che alla scorsa tornata elettorale, per larga parte, ha preferito Grillo a noi. Non possiamo più accettare tentennamenti anche perché non vogliamo correre il rischio di diventare irresponsabili per eccesso di responsabilità.

Giovani Democratici della Basilicata

RETE IMPRESE ITALIA SU PAGAMENTI DEI DEBITI DELLA PA: PRIMO OBIETTIVO MANCATO

Il decreto legge sui pagamenti dei debiti scaduti della Pubblica Amministrazione, mostra fin da subito la debolezza di un impianto normativo basato su farraginosi adempimenti burocratici, fallendo nel suo primo obiettivo. Scadeva ieri, infatti, il termine perché gli enti pubblici debitori si registrassero sulla piattaforma telematica Consip per la certificazione dei crediti. Sul portale online del Ministero dell’Economia, ad oggi, la maggior parte delle amministrazioni non ha ancora avviato la registrazione.
Il mancato rispetto di questo primo termine, non potrà che generare ulteriori ritardi rispetto alle scadenze previste dal decreto. Già oggi, 30 aprile, le stesse amministrazioni dovrebbero formalizzare la richiesta delle risorse finanziarie necessarie ad avviare il pagamento dei debiti. Stanno purtroppo emergendo i limiti del decreto che non fornisce strumenti di tutela ai creditori. Bisogna mettere al riparo le imprese dall’inerzia delle amministrazioni! Per questo, RETE Imprese Italia ribadisce la necessità di introdurre una “clausola di salvaguardia” che consenta alle imprese, in caso di inceppamento del sistema definito nel decreto, di attivarsi direttamente compensando i crediti da riscuotere con i debiti fiscali e previdenziali. Confidiamo che il nuovo Governo voglia riconsiderare l’impianto del provvedimento, semplificando le procedure e prevedendo meccanismi operativi che tengano nella massima considerazione il diritto dei creditori.

SOSPESO L’AUMENTO DI 150 EURO PER ETTARO DA PARTE DEL CONSORZIO DI BONIFICA DI BRADANO E METAPONTO


Efficace ed incisiva l’azione condotta dal Sindaco di Montalbano Jonico Vincenzo Devincenzis e sostenuta dai sindaci di Policoro Rocco Leone, di Irsina Raffaele Favale e di Grassano Francesco Sanseverino, dall’assessore Rocco Tauro di Montalbano Jonico, dai consiglieri di Montescaglioso Zito e Zaccaro, dai consiglieri comunali di Scanzano Jonico Ripoli e Lerose e sostenuta a sua volta dai consiglieri regionali Giordano e Castelluccio, azione che ha condizionato la Regione Basilicata ed il Consorzio di Bonifica a sospendere la delibera n. 110 del 7.03.2013 che prevedeva un contributo di 150 euro per ettaro a ristoro dell’Ente Irrigazione per l’utilizzo di acqua delle dighe. 
Ha sortito un positivo effetto il ricorso in opposizione presentato da 250 agricoltori e studiato appositamente dall’avvocato Francesco Calculli, a cui vanno i nostri ringraziamenti per il suo impegno sociale a favore del mondo agricolo. Ringraziamo altresì i 250 agricoltori che hanno sottoscritto il ricorso in opposizione che ha prodotto un risultato positivo non solo per se stessi ma per tutti gli altri agricoltori del metapontino che a loro volta non subiranno l’aumento. Ringraziamo l’Assessore Regionale all’agricoltura Nicola Benedetto ed il Presidente del Consorzio di Bonifica Angelo Carriero per aver recepito in tempo utile le legittime sollecitazioni espresse dagli agricoltori in un momento di gravissime difficoltà per il comparto, evitando inutili ricorsi al TAR. Positiva anche la considerazione relativa al risparmio energetico sugli impianti di sollevamento che ha considerato uno dei passaggi del ricorso in opposizione. L’auspicio è che la delibera, n. 110 del 7.03.2013 del Consorzio di Bonifica, al momento sospesa, così come dichiarato dall’Assessore Nicola Benedetto venga definitivamente revocata, il risultato positivo è frutto di una sinergia tra le istituzioni locali sensibili al problema e che deve essere tenuta a modello per la risoluzione dei problemi futuri del nostro territorio.
IL SINDACO 
Vincenzo DEVINCENZIS

lunedì 29 aprile 2013

Giro d’Italia, il 3 maggio conferenza stampa. Scuole chiuse l’8 maggio.

Per consentire il regolare svolgimento della tappa del Giro d’Italia, in programma l’8 maggio, il sindaco di Matera, Salvatore Adduce, in mattinata ha firmato un’ordinanza con la quale dispone la chiusura delle scuole. In particolare, l’ordinanza prevede: La sospensione delle attività didattiche dell’Istituto di Istruzione Superiore “ Isabella Morra”, sede del quartiere di tappa e della sala stampa del Giro d’Italia, per i giorni 7, 8 e 9 maggio 2013; La sospensione delle attività didattiche delle scuole di ogni ordine e grado ricadenti nel territorio comunale per il giorno 8 maggio 2013. La decisione è stata presa anche a seguito della sospensione del traffico veicolare per l’8 maggio, in alcuni tratti cruciali per la viabilità cittadina che ricadono nel percorso di gara, con ampio margine di anticipo rispetto all’orario effettivo dell’arrivo dei corridori. Nell’ambito della conferenza stampa in programma venerdì 3 maggio, alle 12.30, nella sala Giunta, al sesto piano del municipio, verranno resi noti ulteriori dettagli circa la mobilità urbana e gli altri aspetti organizzativi del Giro.

“Un discorso appassionato, quello del presidente Enrico Letta"

“Un discorso appassionato, quello del presidente Enrico Letta, che ha considerato le questioni sociali più concrete che pesano sulla vita delle famiglie e delle imprese. L'impegno a mettere al centro dell'agenda del governo il tema della crescita, della riduzione delle tasse sulle imprese e sul lavoro, dell'occupazione, in generale della politica come strumento per lottare contro le ingiustizie e la povertà, del Mezzogiorno che deve trovare gli strumenti per camminare con le proprie risorse. E da ultimo l'Europa come spazio di promozione di una nuova civiltà per le nuove generazioni che devono trovare più opportunità per il loro futuro”. Lo ha dichiarato l’on. Cosimo Latronico (Pdl).

Prima giornata Workshop internazionale sulle acque reflue_Unibas_Aula Magna



Dopo i saluti istituzionali affidati al rettore dell'Università degli Studi, Mauro Fiorentino, il commissario Ato Basilicata, Angelo Nardozza, il presidente Acqua Spa, Rosa Gentile, il segretario generale del Comitato Italiano ICID, e il delegato Fao, Douglas McGuire, ha preso avvio il primo workshop internazionale sul riuso delle acque reflue presso l'Aula Magna dell'Unibas. 


I temi affrontati dai relatori presenti, la maggior parte ricercatori e studiosi provenienti da università italiane e del nord Africa, hanno spaziato dalla tecnolgia alla pianificazione del riuso delle acque reflue con le relative valutazione della sostenibilità tecnico-economica, l'impatto sulla qualità di queste acque nei sistemi fluviali e lo sviluppo connesso di filiere bionergetiche. Alla luce dei cambiamenti climatici che interessano il bacino mediterraneo con continue emergenze idriche, l'utilizzo delle acque dolci per usi potabili, agricoli e industriali sta diventando non più sufficiente.

Da qui le acque reflue trattate rappresentano una risorsa irrinunciabile e integrativa alla quale è interessato il settore agricolo e agroforestale. A tal proposito una sessione del workshop è stata dedicata alla cooperazione tra Regione Basilicata, Marocco, e Fao nel quadro del progetto Fao Italia. Il coordinatore scientifico del workshop, professore Salvatore Masi, ha sottolineato in una sua relazione che:" In questi due giornate di lavoro discuteremo di sicurezza sul riutilizzo delle acquereflue, facendo valutazione e analisi del rischio. 

L'obiettivo degli studi sul riuso acque reflue è quello di portare queste acque ad una qualità talmente sicura simile alle acque naturali per permettere un uso non condizionato. Trattare queste acque ha sì dei costi aggiuntivi che vengono però compensati dai minori costi in fase di trattamento". Nel pomeriggio una sessione è stata dedicata ai paesi e alle istituzioni partner del progetto Fao con le delegazioni del nord Africa coordinati da Douglas Mcguire, delegato Dipartimento Foreste Fao. Domani ultima giornata di lavori con approfondimento delle problematiche operative ed esperienze per il trasferimento di tecnologie in ambito mediterraneo e la visita dell'impianto di trattamento di acque reflue a Ferrandina.

Il Premio Anacapri Bruno Lauzi mette le ali ai cantautori

Partono dal Premio Lauzi e vanno alla conquista del mondo della canzone d’autore. Per Mimì De Maio, vincitore per la miglior musica nel 2009, concerti live in giro per l’Italia e tante collaborazioni internazionali. Il giovane artista napoletano ha pubblicato, inoltre, la versione italiana di "I'm yours" di Jason Mraz, canzone tradotta con Sergio Iodice, autore dei più grandi successi di Peppino Di Capri, Fred Bongusto, De Crescenzo e Toquinho. Il romano Alessandro D’Orazi, finalista della V edizione del Premio Lauzi, è in tournee con Edoardo Vianello. Stefania Spina è arrivata tra i finalisti del Premio Musicultura. Alfina Scorza, vincitrice della IV edizione del Premio, si è fatta onore alle selezioni di Sanremo- Giovani. Carlo D’Andrea è reduce dal successo ottenuto al concorso nazionale di musica leggera “Cantiamo la vita” che si svolge a Pavia. Luigi Negroni ha riempito il teatro dell’Università di Cosenza con uno splendido concerto spettacolo durante il quale ha presentato il suo nuovo meraviglioso cd “Mia sorella e le altre”. Nella sua band Sasà Calabrese, contrabbassista di Mariella Nava, Vittorino Naso, percussionista di Ennio Morricone, Fabrizio La Fauci, batterista di Alex Britti e il sassofonista Alberto la Neve. Per la VI edizione del Premio Anacapri Bruno Lauzi – Canzone d’Autore le iscrizioni sono aperte sino al 31 maggio 2013. Il bando, con il regolamento per le ammissioni, è pubblicato alla pagina web http://www.comunedianacapri.it/it/premio-lauzi .

L’iscrizione al Premio è gratuita.

Ugl, vertenza Ferrosud: “Il Governo partecipi a sbloccare la situazione, per arrivare ad un piano industriale, chiesto da tempo”

"Si discuta sulla grave situazione nella quale si trova lo stabilimento Ferrosud spa di Matera, l’UGL Basilicata metalmeccanici rimane comunque critica verso quei soggetti responsabili che non hanno consentito che giuste iniziative potevano essere consumate in tempo utile e non ora che oramai si gioca una partita nei tempi supplementari”. Lo dichiarano in una nota il segretario regionale dell’UGL Basilicata metalmeccanici ed il segretario provinciale dell’UGL di Matera, Giuseppe Giordano e Luigi D’Amico aggiungendo che “ vorremmo ricordare, lo stabilimento Ferrosud di Matera originariamente del Gruppo Ansaldo Breda, da oltre 40 anni produce carrozze ferroviarie e costituisce un importante presidio produttivo che ha dato occupazione fino a 800 lavoratori. Solo a seguito della decisione di Ansaldo Breda di dismettere lo stabilimento, nel 2002 la Ferrosud è stata acquisita dal gruppo Mancini che si era impegnato a mantenere e rilanciare lo stabilimento attraverso la sua ristrutturazione e che non è stato in grado di assicurare prospettive produttive ed occupazionali venendo meno a tutti gli impegni assunti. L’UGL – proseguono i segretari – ricorda che dopo il concordato la gestione Mancini aveva annunciato piani di investimento e commesse e nuova ripresa, ma al solito nessuna commessa, tant’è che si è registrata nessuna voglia di discutere con la nuova cordata presentata dall’UGL, nessun accordo con Step ONE di Tito, ed agli innumerevoli incontri in Regione invece che portare il richiesto piano industriale, l'attuale gestione ha portato un nuova richiesta di cassa integrazione che dei 144 lavoratori dipendenti attualmente in forza allo stabilimento, oggi ne risultano ben 100 appesi al solito sussidio sociale. Ora per l’UGL – proseguono i leader sindacali, D’Amico e Giordano, - una è la via unica d’uscita, avvenga la convocazione immediata di un incontro presso il Mise, con la necessaria partecipazione di Ansaldo Breda, per definire un percorso certo finalizzato a riportare tutti i lavoratori in produzione garantendo gli impegni assunti considerata ormai chiusa la fase del Gruppo Mancini. La Regione Basilicata fin'ora ha solo ceduto alle promesse dell’azienda. Per questi motivi – concludono Giordano e D’Amico - anche il nuovo Governo partecipi assumendo le iniziative necessarie a sbloccare la situazione per portarla finalmente ad un piano industriale chiesto da tempo così allontanando la grande preoccupazione per il destino dello stabilimento Ferrosud e dei lavoratori”.

venerdì 26 aprile 2013

Finalmente attivo il fondo di solidarietà per i mutui casa



Finalmente il Fondo di solidarietà per il sostegno alle famiglie in difficoltà nel pagamento delle rate del mutuo che avrebbe dovuto essere operativo dal 2008 – ha affermato Angelo Festa, Segretario Generale dell’Adiconsum Cisl di Basilicata – sarà attivo da domani 27 aprile 2013. “E’ sicuramente, questa una boccata di ossigeno – ha continuato Festa - per le numerose famiglie che in questi anni perso il posto di lavoro e sono in grave a far fronte agli impegni assunti. I mutuatari hanno la possibilità di sospendere per 18 mesi il pagamento delle rate dei mutui e riorganizzare così con maggiore tranquillità le proprie risorse economiche “. Le disposizioni, per dare attuazione al Fondo di solidarietà, sono stare riportate nel Decreto del Ministero delle Finanze n.37 pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 13 aprile 2013 Al fine di fornire informazioni in merito, riportiamo a seguire le principali caratteristiche del Fondo.

FONDO DI SOLIDARIETA’

CHE COS’È?
È un fondo istituito per offrire aiuto a tutte le famiglie che si trovano in situazioni di difficoltà a causa della perdita del lavoro, insorgenza di condizioni di non autosufficiente o morte di un componente del nucleo familiare.
A COSA SERVE?
Finanzia la sospensione delle rate del mutuo fino a 18 mesi.
A CHI SI APPLICA?
Ai contratti di mutuo per l'acquisto di unità immobiliari da adibire ad abitazione principale.
DA QUANDO SI APPLICA?
Sarà operativo dal 27 aprile 2013.
COME SI APPLICA?
Requisiti soggettivi.
L'ammissione al beneficio è subordinata esclusivamente al ricorrere di almeno uno dei seguenti
Eventi riferiti alla persona del beneficiario (in caso di mutuo cointestato, gli eventi di cui al presente comma possono riferirsi anche ad uno solo dei mutuatari), intervenuti Successivamente alla stipula del contratto di mutuo e verificatisi nei tre anni antecedenti alla richiesta di ammissione al beneficio del fondo:
  1. cessazione del rapporto di lavoro subordinato ad eccezione delle ipotesi di risoluzione consensuale, di risoluzione per limiti di età con diritto a pensione di vecchiaia o di anzianità, di licenziamento per giusta causa o giustificato motivo soggettivo, di dimissioni del lavoratore non per giusta causa, con attualità dello stato di disoccupazione;
  2. cessazione dei rapporti di lavoro di cui all'articolo 409, n. 3) del codice di procedura civile ad eccezione delle ipotesi di risoluzione consensuale, di recesso datoriale per giusta causa, di recesso del lavoratore non per giusta causa, con attualità dello stato di disoccupazione;
  3. morte o riconoscimento di handicap grave, ai sensi dell'articolo 3, comma 3 della legge 5 febbraio 1992, n. 104, ovvero di invalidità civile non inferiore all'80 per cento.

Requisiti oggettivi.
I beneficiari devono essere in possesso, alla data di presentazione della domanda, dei seguenti requisiti soggettivi:
  1. titolo di proprietà sull'immobile oggetto del contratto di mutuo;
  2. titolarità di un mutuo (a tasso fisso, variabile e misto) di importo erogato non superiore a 250 mila euro, in ammortamento da almeno un anno;
  3. indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) non superiore a 30 mila euro.

La sospensione del pagamento delle rate si applica anche ai mutui:
  1. oggetto di operazioni di emissione di obbligazioni bancarie garantite ovvero di cartolarizzazione ai sensi della legge 30 aprile 1999, n. 130;
  2. erogati per portabilità tramite surroga ai sensi dell'articolo 120--‐quater del testo unico di cui al decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385, che costituiscono mutui di nuova erogazione alla data di perfezionamento dell'operazione di surroga;
  3. che hanno già fruito di altre misure di sospensione del pagamento delle rate purché tali misure non determinino complessivamente una sospensione dell'ammortamento superiore a 18 mesi.

Sono esclusi i mutui che presentano almeno una di queste caratteristiche:
  1. ritardo nei pagamenti superiore a novanta giorni consecutivi al momento della presentazione della domanda da parte del mutuatario, ovvero per i quali sia intervenuta la decadenza dal beneficio del termine o la risoluzione del contratto stesso, anche tramite notifica dell'atto di precetto, o sia stata avviata da terzi una procedura esecutiva sull'immobile ipotecato;
  2. fruizione di agevolazioni pubbliche;
  3. per i quali sia stata stipulata un'assicurazione a copertura del rischio che si verifichino gli eventi di cui al comma 479 della legge n. 244/2007, purché tale assicurazione garantisca il rimborso almeno degli importi delle rate oggetto della sospensione e sia efficace nel periodo di sospensione stesso.

COSA FARE?
Il consumatore beneficiario deve presentare una domanda di sospensione alla propria banca
Presso la quale è in corso il contratto di mutuo.
Per la domanda si compila l’apposito modello che dovrebbe essere disponibile sul sito http://www.dt.tesoro.it/it/doc_hp/fondomutuipc.html nonché sul sito di Consap che gestisce il fondo.
Nella domanda deve essere indicato il periodo di tempo per il quale viene chiesta la sospensione del pagamento delle rate di mutuo.
Alla domanda deve essere allegata, oltre all'attestazione ISEE rilasciata da un soggetto abilitato, la documentazione indicata nel modello di domanda idonea a dimostrare l'accadimento dell'evento quale requisito richiesto.
La banca – effettuati gli adempimenti di competenza – inoltra l’istanza a CONSAP che, verificati i
presupposti, rilascia il nulla osta alla sospensione del pagamento delle rate del mutuo.
La banca, acquisito il nulla osta di CONSAP, comunica all’interessato la sospensione dell’ammortamento del mutuo.
Si ricordi che la sospensione del pagamento delle rate di mutuo non comporta l'applicazione di alcuna commissione o spesa di istruttoria ed avviene senza richiesta
di garanzie aggiuntive.
Per ulteriori approfondimenti è possibile rivolgersi all’Adiconsum CISL, Via Ettore Maiorana 31 a Matera e in Via del Gallitello 56 a Potenza.
Per contatti: 0835330838 e-mail adibasilicata@gmail.com.

CCIAAAMT, LA CUCINA DEI PARCHI MATERANI AL SALONE DE L'AQUILA

Salumi, formaggi, pane, olio, vino, dolci, confetture, prodotti dell’orto e del bosco e altre prelibatezze della cucina dei centri che fanno parte dei parchi della provincia di Matera costituiranno una delle attrazioni, per genuinità e tipicità, della 1^ edizione del “Salone Dei Prodotti Tipici dei Parchi D’Italia”, che si svolgera’ a L’Aquila dal 2 al 5 Maggio 2013. La Camera di Commercio di Matera, tramite l’azienda speciale Cesp, vi parteciperà con l’offerta del ‘’paniere’’e della buona tavola e con le aziende locali. L’evento è una mostra-mercato dedicata alle peculiarità enogastronomiche delle aree parco italiane. I prodotti enogastronomici saranno promossi per la loro qualità, ma anche come simboli di interi territori, per rilanciare le economie di qualità delle aree interne. Fondamentale è l’aspetto commerciale che prevede una serie di iniziative volte all’inserimento di prodotti selezionati nel circuito della grande distribuzione, sia durante la durata dell’evento che nel periodo successivo alla manifestazione, per dare un forte slancio alle economie del territorio. Nel programma del salone sono previste degustazioni, incontri con gli operatori, la presenza di grandi chef e una serie di appuntamenti culturali su temi specifici curati da Federparchi-Europarc Italia e Symbola, Fondazione per le Qualità Italiane, che desteranno interesse e curiosità.
Eccoli : I Signori della cucina (grandi chef che interpretano ricette e prodotti dei parchi), Le Signore dei parchi: detentrici di segreti tramandati di madre in figlia, Laboratori del gusto: colori, culture e profumi della tavola, Dacci oggi il nostro pane quotidiano: workshop su pane, pizza e altri prodotti da forno, Il cibo è un’arte: incontri dedicati al connubio tra gastronomia e le diverse forme d’arte, La Panarda: metafora dell’incontro tra cucine,intesa come pasto della riconciliazione. “ Per il nostro territorio – ha detto il presidente della Camera di commercio, Angelo Tortorelli- il salone dei prodotti tipici dei Parchi d’Italia de L’Aquila è un’importante occasione di valorizzazione e di visibilità per i produttori. L’iniziativa si lega a quanto stiamo facendo con il progetto di Dieta Mediterranea , con il Siaft e con altri eventi della programmazione 2013 che legano tipicità e genuinità della buona tavola alle risorse turistiche, culturali e ambientali del territorio. E i comprensori dei parchi e delle riserve del Materano sono uno scrigno prezioso tutto da scoprire’’.

Regione, Giordano (Ugl):”ritorno alle urne con gente pulita”.

“La Basilicata ora necessita di una governance politica nuova composta da persone serie, oneste che nulla hanno avuto a che fare con la mal gestione della cosa pubblica. La gente è stanca, il territorio si desertifica delle intelligenze e degli uomini che si stanno scollando da una regione ricca. Un popolo lucano sommerso dagli scandali economici dei politici regionali in atto che, con dignità, cerca di affrontare la sfida di ogni giorno: sopravvivere. La famiglia, nonostante le fatiche e le difficoltà che su di essa si abbattono, costituisce ancora oggi una risorsa importante per la società lucana ed è ancora lo strumento principe per raccogliere la sfida educativa”. E’ quanto denuncia il segretario regionale dell’Uglm Basilicata, Giuseppe Giordano per il quale, “avvenga ora l’ossigenazione della classe politica, è il tempo che una nuova classe di governo si accinga a ridare dignità alla Basilicata. Al disastro e scandalo dei politici, si aggiunge il disastro del sistema industriale nella nostra regione che ormai è evidente. Non ci sono iniziative affinché ci si possa battere in una direzione chiara per trovare sbocchi produttivi alle tante vertenze aperte in Basilicata rifiutando qualunque ricetta assistenziale. Qui in Basilicata – conclude Giordano - l'economia richiede solo ed esclusivamente una ripresa produttiva e certamente non può avvenire in mancanza di una governance amministrativa regionale. Si ridia credibilità alla Regione, si torni subito al voto poiché è incessante, vertiginosa la fuga dei grandi gruppi, le situazioni critiche del Potentino e del Materano, con innumerevoli vertenze aperte ed in corso in vari settori. Una sequela di situazioni a rischio occupazionale e dove le industrie Lucane in crisi sempre più spesso si trovano di fronte non a imprenditori ma ai fiduciari delle banche”.

MONTESCAGLIOSO (MT) - CELEBRAZIONE FESTA DELLA LIBERAZIONE 2013

La celebrazione del 25 aprile, 68° anniversario della Liberazione dell’Italia dal Nazi-Fascismo, ha fatto registrare l’ampia presenza della cittadinanza di Montescaglioso, sempre sensibile e partecipe alle iniziative di commemorazione. La manifestazione ha avuto inizio con la partenza del corteo dalla Casa Comunale, con la coordinazione del presidente provinciale e locale dell’ANCR (Associazione Combattenti e Reduci) Vito Salluce: alla testa la corona d’alloro, sulla quale era riportata la scritta “Il Comune”, l’insegna della Città di Montescaglioso e delle associazioni combattentistiche locali: A.N.C.R, A.N.F.C.D.G. (Ass. Nazionale Famiglie Caduti e Dispersi in Guerra), A.N.R.P.G.L. (Ass. Nazionale Reduci Prigionia e Guerra di Liberazione). Erano presenti il Senatore della Repubblica Filippo Bubbico, il vice presidente della Provincia di Matera Angelo Garbellano, il Sindaco di Montescaglioso Giuseppe Silvaggi con i componenti la Giunta comunale, i consiglieri comunali, rappresentanti dell’Arma dei Carabinieri, della Polizia di Stato, della Polizia Municipale, della Protezione Civile “Croce Amica” di Montescaglioso, il consigliere nazionale dell’ANFCDG Rocco Mianulli, il Sindaco del Consiglio Comunale dei ragazzi Pasquale Di Cuia con alcuni assessori. Il corteo, accompagnato dalla musica della AGML - Città di Montescaglioso, dopo aver attraversato Corso della Repubblica, Via Cavour, Via Sott.te Carriero e Via Garibaldi, ha fatto ritorno in Corso della Repubblica, imbandierata da numerosi vessilli tricolori, sino a giungere alla Chiesa Madre SS. Apostoli Pietro e Paolo. Ad attendere il corteo il cappellano militare e arciprete don Vittorio Martinelli, insieme a don Domenico Monaciello (Parroco della Chiesa di S. Lucia) e Padre Andrea Viscardi (Ordine dei Frati Minori Cappuccini, vicario parrocchiale della Parrocchia dei SS. Pietro e Paolo), con i quali ha concelebrato la Santa Messa. Don Vittorio, nella sua omelia, ha invocato la protezione di S. Marco, la cui festività coincide con la celebrazione della Liberazione; ha quindi fatto riferimento alla pace e alla libertà, valori per i quali tanti hanno sacrificato la loro esistenza, la cui presenza è richiesta, ogni giorno, in tutti gli ambiti del vivere sociale e civile. Ha salutato e ringraziato il Senatore Bubbico per l’importante lavoro svolto, in qualità di saggio nominato dal rieletto Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano; anche verso il Capo dello Stato don Vittorio ha espresso apprezzamento per l’impegno e l’alto senso dello Stato dimostrati negli anni. Il combattente Giuseppe Panico ha rievocato alcuni momenti vissuti dopo l’8 settembre 1943, giorno nel quale si trovava sul fronte greco ed i tragici momenti vissuti nella prigionia in Polonia, oltre al difficoltoso e tragico ritorno alle proprie case; Vito Salluce ha chiesto ai presenti un minuto di silenzio per le Forze Armate italiane impegnate in missioni di pace all’estero, oltre al rispetto nei confronti delle Forze dell’Ordine. Ha quindi invitato “a volersi bene tutti” in questo momento di grande difficoltà per l’Italia, ringraziando il Signore per la possibilità di poter raccontare alle nuove generazioni la sua esperienza di combattente e partigiano. Pasquale Di Cuia, primo cittadino del consiglio comunale dei giovani, nel suo intervento ha ricordato il valore della giornata del 25 aprile, mentre il Sindaco Giuseppe Silvaggi ha sottolineato la forte similitudine tra la situazione economica attuale e quella vissuta nell’immediato Secondo Dopoguerra. Ha invitato a seguire l’esempio dei padri che hanno saputo ricostruire l’Italia agendo tutti insieme verso il comune obiettivo della ripresa, impegno verso il quale tutti sono chiamati a dare il loro contributo. Al termine degli interventi il corteo ha ripreso il suo percorso, sino al Monumento ai Caduti di Piazza del Popolo, dove è stata deposta la corona d’alloro, momento suggellato dall’esecuzione dell’inno nazionale, del “Piave” e del “Silenzio”. Tra le musiche eseguite anche “Bella Ciao”, canzone simbolo della Resistenza.

Centro Agricolo – le Vie dei confinati politici

PISTICCI – Con l’intestazione di nuove vie e piazze della frazione di centro agricolo, il comune di Pisticci ha dato avvio all’ambizioso progetto di riqualificazione urbana e storica di quella che è stato la prima importante sede di colonia confinaria di terra ferma, istituita dal fascismo, dopo la chiusura delle strutture isolane di Ponza, Lipari e Ventotene. Quella di Centro Agricolo-Bosco Salice fu in modo particolare una colonia agricola di lavoro, in cui transitarono circa 1700 tra confinati antifascisti, comuni e internati, destinati per lo più a prestare opera di lavoro gli interventi di bonifica, per essere così distolti da pericolose devianze politiche. Ma il grave errore del regime fu proprio quello di raggruppare in una landa deserta e malarica i più importanti esponenti dell’antifascismo, che poi parteciperanno alla vita politica e alla lotta partigiana, e che proprio in Lucania maturarono e rafforzarono i loro ideali di democrazia e libertà. Le casette e le strade del Centro sono state tutte restaurate e pronte ai futuri indirizzi storici, nella previsione della istituzione di un Museo della Memoria, mentre mercoledì 24 si è svolta la manifestazione “…Sotto l’ombra di un bel fior”, promossa dalla Città di Pisticci, Assessorato alla Cultura e Biblioteche Comunali, con l’intestazione di nuove vie ai confinati alla presenza di alcuni parenti, mostra di fotografie d’epoca, con presentazione di Adele Esposito ed interventi del sindaco Vito Di Trani, dell’assessore alla cultura Francesco D’Onofrio, del prof. Giuseppe Coniglio e Domenico Giannace, dirigente regionale dell’ANPPIA, che, a soli 14 anni, frequentava il Centro ed era considerato la mascotte dei confinati. Le vie portano il nome di protagonisti ed esponenti di rilievo del mondo della politica, del sindacato, della lotta partigiana: Umberto Terracini e Renato Bitossi (Padri della Costituente); il principe Andrea Filippo Doria Pamphilj (Primo Sindaco di Roma); Francesco Maria Giua (sacerdote antifascista); Gustavo Comollo, Gino Menconi, Giuseppe Gaddi (Partigiani e Medaglia d’oro al Valor Militare); Teodoro Bigi (partigiano, sindacalista e parlamentare); Odoardo Voccoli (Sindaco di Taranto e Senatore della Repubblica); Vladimiro Diodati, Loris Pescarolo, Carlo Malfa, Giuseppe Ruatti, Carlo Porta, Roberto Ponticelli, Sante Gualtieri Scapecchi (antifascisti); Ante Kardos (partigiano Kirija); l’attore antifascista Otello Sarzi Madidini; ed i pittori antifascisti Pompeo Borra, Noradino Zapparoli; Achille Dal Lago, Edoardo Chendi. Vie e piazze sono quindi state benedette da padre Lorenzo Marcucci che ha ricordato anche i sacerdoti confinati. Una cerimonia commovente, dunque, e perfettamente riuscita, grazie anche al contributo delle biblioteche comunali dirette da Adele Esposito e con la disponibilità e l’impegno delle collaboratrici Teresa Lavecchia e Anna Omerino. 

Tasse, Giordano (Ugl):” Rivedere il sistema tenendo conto del quoziente familiare”.

“La Basilicata non resiste più, diventa urgente una riforma fiscale per restituire soldi in tasca alle famiglie, quindi a lavoratori alleggerendo dalle tasse buste paga e pensioni con meno tasse sui redditi da lavoro e da pensione, il governo intervenga a sostegno delle famiglie”. 
Lo ha detto il segretario regionale dell'Ugl metalmeccanici della Basilicata, Giuseppe Giordano per il quale, “al nuovo governo chiediamo un fisco a misura di famiglia, attraverso l'introduzione del quoziente familiare e interventi immediati già in finanziaria di alleggerimento delle tasse per i redditi fissi. Senza un governo regionale ed una confusione politica italiana, i lavoratori, pensionati e famiglie lucane scontano un prelievo fiscale elevatissimo. Rivedere il sistema di tassazione regionale, tenendo conto del quoziente familiare. Come, infatti, - prosegue il sindacalista - sono proprio i nuclei familiari a pagare il prezzo più pesante delle ultime manovre, andando ad ingrossare le fila di quelle famiglie considerate sotto la soglia di povertà. Ideare un nuovo sistema di calcolo delle tariffe e della pressione fiscale che, partendo dalla dichiarazione Isee, tenga conto di alcuni correttivi come ad esempio il numero dei componenti della famiglia, la presenza di donne in stato di gravidanza, di portatori di handicap, di figli sotto i 26 anni e di anziani al di sopra dei 75 anni non autosufficienti. Inoltre, dovrebbero essere previste anche delle particolari agevolazioni per delle condizioni di temporanea difficoltà economica, come ad esempio la presenza in famiglia di persone disoccupate ed inoccupate. L'Imu 2013 si avvicina alla prima scadenza fissata per il prossimo 17 giugno, il cambio dello scenario politico del paese non sarà certamente la svolta per il taglio della tanto odiata tassa del governo Monti. Più che Imposta Municipale Unica, i contribuenti lucani vorrebbero che una volta tanto la sigla Imu significasse Imposta Meno Umiliante: i dipendenti e i pensionati rischiano seriamente di subire una stangata, in particolare a causa delle nuove misure che sono state introdotte per il decreto sui debiti della pubblica amministrazione. Finora – conclude il segretario regionale dell’Uglm, Giordano - si era temuto che tale legge comportasse dei rincari relativi all’Irpef, invece sembra proprio l’Imu la maggiore indiziata. Bisogna fare ordine tra numeri e date, altrimenti in Basilicata si rischia di diventare pazzi”.

“I VENERDI’ CULTURALI DI PRESENZA LUCANA” – 23° Anno QUADERNO MEDICO – “La medicina difensiva”

Per la serie dei “Venerdì Culturali “ è tornata la cartella “Quaderno Medico” con una relazione, dal carattere sociale, svolta dal dott. Nicola Baldi, già Primario reparto di cardiologia (UTIC) Ospedale Santissima Annunziata di Taranto, dal titolo “La medicina difensiva, una catastrofe sul piano culturale, relazionale ed economica”. L’appuntamento è stato introdotto da Michele Santoro ed è terminato con una serie di domande sulla materia trattata. In uno studio dal titolo “Dottore ti denuncio” del 2008 trentamila denunce e dodicimila processi penali sono stati intentati, da parte di pazienti a carico di medici, per presunta responsabilità colposa derivante dall’attività professionale. Come risposta a questo fiume di denunce si è, di converso, strutturata la cosiddetta medicina difensiva. Oggi, culturalmente, l’errore o la non scoperta di una diagnosi chiara, nella prestazione sanitaria, è considerato quasi inaccettabile. Infatti, il paziente si sente rassicurato per il progresso ottenuto, negli ultimi anni, sia in campo specialistico, sia per un quadro tecnologicamente avanzato e sia soprattutto, per la messa in commercio di centinaia di farmaci che agiscono nello specifico. Tutto questo, nell’insieme, crea una maggiore speranza sia nella diagnosi e sia nella cura con motivazioni che, nell’inconscio, diventano certezze per una guarigione quasi scontata, in sintesi un’onnipotenza della medicina. Inoltre la giurisprudenza ha fatto rientrare le prestazioni professionali, (secondo i parametri di perizia, diligenza e prudenza), tra le obbligazioni “di risultato ottenuto” con inversione dell’obbligo della prova. In molti casi è il medico che ha l’obbligo di dimostrare che l’evento non è collegato alla sua attività professionale.

La medicina difensiva si divide in:
  • “positiva”, con eccesso di atti diagnostici e terapeutici non richiesti dalla situazione contingente; 
  • “negativa” con tentativi di evitare categorie di pazienti o interventi diagnostici-terapeutici perché potenziali cause di contenzioso. 
Quanto è grave il fenomeno della medicina difensiva nella società? Su uno studio condotto a Roma su circa 3000 medici appartenenti a tutte le categorie, si sono avuti i seguenti risultati: 
  • Il 53% ha consigliato farmaci non indispensabili;
  • Il 73% visite specialistiche; 
  • Il 71% esami di laboratorio; 
  • Il 76% esami strumentali e infine
  • Il 50% ha disposto ricoveri ospedalieri non necessari. 
Da questa statistica si può notare quanto preoccupante sia il fenomeno!
Molti ritardi tra la prenotazione di esami e assegnazione degli stessi derivano, anche, dalla maggiore richiesta di visite specialistiche ed esami strumentali. Continuando nella relazione, il dott. Baldi ha chiarito le cause sistemiche e individuali che possono essere la base del fenomeno mettendo al primo posto la trasformazione del rapporto medico-paziente: perdita dell’insindacabilità dell’atto medico e spersonalizzazione della relazione.

Tra le cause individuali:
  • il timore di un contenzioso medico-legale;
  • il timore di una richiesta di risarcimento;
  • il timore di un impatto sulla reputazione favorito, anche, da un’opera di terrorismo mediatico
Le conseguenze di tali comportamenti sono devastanti. Un esempio è fornito dalla non iscrizione in specialità cosiddette a rischio: medicina d’urgenza, ortopedia, ginecologia, anestesia, chirurgia. Ultimo, ma non per importanza, l’impatto sulla sostenibilità economica che si calcola ammonta al 20% della spesa sanitaria totale. In chiusura il relatore ha suggerito alcune linee guide che possono essere applicate se si vogliono superare il fenomeno della “Medicina Difensiva”. 
  • Il recupero del rapporto di fiducia tra il medico e il paziente.
  • Un’attenta organizzazione per evitare errori negli ambienti di lavoro (risk management).
  • Il ripristino di un corretto ambiente socio-culturale, con meno sensazionalismo e più informazione da parte dei mass-media.
A questa relazione, di grande interesse, l’associazione spera di poter dare continuità con altri appuntamenti legati alla materia.

Michele Santoro

martedì 23 aprile 2013

Sequestrato dal Comando Stazione forestale di scanzano jonico un autospurgo che sversava illegittimamente reflui all’interno di un canale di scolo.

Il REATO IPOTIZZATO E’ DI GESTIONE ILLECITA DI RIFIUTI SPECIALI NON PERICOLOSI, IN VIOLAZIONE DEL D.LGs 152/06.

Il personale del Corpo Forestale di Scanzano Jonico ha sequestrato un autospurgo che trasportava rifiuti speciali e li sversava illecitamente all’interno di un canale di scolo delle acque, mediante una condotta, anch’essa sottoposta a sequestro. Dopo un’intensa attività di pedinamento e appiattamento, gli uomini del Comando Stazione Forestale di Scanzano hanno accertato che il proprietario di un autospurgo prelevava i reflui da una cisterna, all’interno di un’ attività produttiva della zona, per smaltirli illecitamente,mediante l’utilizzo di una condotta, realizzata su terreni di proprietà privata, che consentiva il deflusso dei reflui all’interno di un canale che sfocia successivamente nel fiume Agri. Di conseguenza, due persone sono state deferite all’Autorità Giudiziaria. Successivi accertamenti sono stati svolti con l’ausilio del personale ARPAB di Matera per stabilire la natura dei rifiuti illecitamente smaltiti. Tale operazione rientra in una più vasta attività inserita nella direttiva operativa dettata dal Comando Provinciale del Corpo Forestale di Matera per prevenire e reprimere attività illecite che producono inquinamento in spregio delle norme poste a salvaguardia dell’ambiente.

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