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lunedì 30 novembre 2015

LA OLIMPIA BAWER MATERA DONA ABBBONAMENTI GRATUITI AL COMUNE

Si terrà domani, martedì 1 dicembre alle 11 nella sala Arrigoni al V piano del palazzo comunale, la conferenza stampa nel corso della quale la Olimpia Bawer Matera donerà al Comune alcuni abbonamenti gratuiti per le partite casalinghe della squadra. Alla conferenza stampa saranno presenti Pasquale Lorusso, presidente della società e l’assessore comunale alle Politiche sociali, Marilena Antonicelli. 

PADIGLIONE BASILICATA. IL SINDACO REGISTRA NUOVE ADESIONI DAI COMUNI LUCANI

E IL 3 DICEMBRE PARLERA’ DI MATERA A PAVIA CON PHILIPPE DAVERIO Prosegue l’opera di alleanze col territorio del sindaco Raffaello de Ruggieri. Sabato scorso, infatti, si sono svolti due incontri rilevanti e aggregganti fra territori che vogliono essere protagonisti dell’evento che ha coinvolto Matera Capitale europea della cultura nel 2019.
“A Padula nello splendido moumento della Certosa, riconosciuto patrimonio mondiale dell’umanità dall’ Unesco - spiega il sindaco Raffaello de Ruggieri - è stata presentata la rete collaborativa “La Certosa di Padula e le sue Grancie Verso Matera 2019″ che ha unito in un vero e proprio patto d’azione l’area lucana del Vallo di Diano, della Basilicata e di Matera. Il sindaco di Padula Paolo Imparato ha espresso la necessità di aprire l’itinerario non solo turistico, ma culturale ed economico da Padula a Matera attraverso l’itinerario delle Grancie che passa anche per Montesano sulla Marcellana, Brindisi Montagna e Pisticci. In questa previsione si è definito un patto d’azione iniziale tra i Comuni di Padula, Matera e Brindisi Montagna”. Successivamente il sindaco di Matera ha partecipato all’incontro organizzato dall’Acli “La Certosa” di Francavilla sul Sinni su “Sviluppo economico e Mezzogiorno – Quali iniziative per le attività produttive del sud Basilicata e come collegarsi a Matera 2019”. L’incontro - al quale hanno preso parte Francesco Cupparo, sindaco di Francavilla in Sinni, il parroco mons. Franco Lacanna, Giuseppe Sassone, presidente dell’Acli “La Certosa”, Emanuele Abbruzzese, presidente delle Acli provinciali e Mario Angiolillo, esperto in economiua delle Piccole e Medie imprese – è stato utile per evidenziare la necessità di coltivare fecondi rapporti con Matera perché anche la Valle del Sinni possa entrare a pieno titolo nella opportunità di sviluppo legata alla designazione di Matera Capitale europea della cultura. All’incontro cui hanno partecipato anche moltissimi altri sindaci della zona, tra cui quelli di Teana, Chiaromonte, Senise, Roccanova, l’assessore regionale Assessore alle Politiche di Sviluppo, Lavoro, Formazione e Ricerca Raffaele Liberali, su delega del presidente della Regione, l’on. Cosimo Latronico, Carlo Chiurazzi, presidente del Consorzio industriale e Angelo Sanza già deputato e Sottosegretario. Nell’occasione si è affrontato il tema del ruolo che la Basilicata può esprimere attraverso l’occasione offerta da Matera nel suo ruolo di capitale; in particoalre si è ritenuto che la designazione rappresenti l’occasione per rompere il silenzio in cui è caduta la questione meridionale e che con Matera il sud possa riprendere a parlare, ad esprimersi e ad agire in una visione di progettualità e di concretezza operativa. Una delle stimolazioni partita da questi incontri è stata l’adesione incondizionata dei sindaci al progetto del programmato Padiglione lucania, nel quale esprimere i valori del territorio lucano e le proposte degli itinerari su cui orientare e favorire il flusso dei numerosi visitatori che giungeranno a Matera prima, durante e dopo il 2019. In questo programma di incontri finalizzati a promuovere e comunicare la Basilicata e Matera, si pone la manifestazione prevista il 2 dicembre prossimo a Pavia dove nell’aula Goldoniana del Collegio Ghisleri, il sindaco di Matera si confronterà con lo storico dell’arte Philippe Daverio sul tema “La città ideale e la città resiliente: Matera come esempio”. “Anche questa sarà l’occasione per attivare rapporti e alleanze con la vivacità, anche imprenditoriale, del territorio lombardo perché l’appuntamento del 2019 – conclude il sindaco Raffaello de Ruggieri - non si risolva solo in momenti di attività e di manifestazioni culturali, ma diventi soprattutto orientamento di investimenti che scegono Matera e la Basilicata quale luogo sicuro e utile per attivare iniziative imprenditoriali finalizzate a creare ruolo e occupazione nel territorio”.

DI MATTINA I DEBITI STROZZANO IL COMUNE MA DI SERA LE INDENNITA’ DI GIUNTA AUMENTANO

Il Movimento 5 Stelle di Montalbano ha abbandonato l’aula dell’ultimo Consiglio comunale per protesta contro l’aumento ingiustificato della Tari 2015, la tassa sui rifiuti, di 312.064,51 euro. Da 4 mesi il sindaco Piero Marrese si rifiuta di essere trasparente e di spiegare con i documenti e non con le chiacchiere il perché di questo incremento. Tra l’altro, a distanza di circa un mese, non ha ancora dato spiegazione scritta del suo tentativo di censura di un nostro messaggio di speakeraggio, sempre relativo alla Tari. Nella stessa seduta consiliare per la variazione di bilancio, c’è anche l’interessante voce dell’aumento di 10 mila euro dell’indennità di giunta, portata a 86 mila e 500 euro, a dimostrazione che il riformismo alla Marrese, di giorno parla della disperata situazione debitoria del Comune e di notte trova fondi inspiegabili per gli amministratori e non per i cittadini. Intanto, continua l’azione di opposizione del M5S di Montalbano con tre nuove interrogazioni. Con la prima chiediamo spiegazioni sull’impegno di spesa per illuminare nuovamente via Miele. Operazione di facciata e non prioritaria per Montalbano, iniziata con un parziale spostamento di lampioni tra la via in questione e piazza Giovanni Paolo II, che ora è quasi al buio. Per il M5S, se c’erano da spendere qualche migliaio di euro per l’illuminazione pubblica, probabilmente avrebbero dovuto investirli nell’area artigianale in zona Montesano, che è letteralmente al buio ed è un’area abitata ad alcune famiglie, molto frequentata di sera, anche da gente non di Montalbano, per via di una palestra/piscina. Nella seconda interrogazione si chiede in sostanza all’amministrazione se si sono accorti della necessità di rinnovare le sdrucite e consunte divise dei vigili urbani, oramai impresentabili agli occhi dei cittadini e dei visitatori che si recano a Montalbano. Prima di spendere soldi per una via che è comunque già illuminata o per andare agli inutili convegni dell’Anci a Torino in auto blu con autista, il sindaco dovrebbe spenderli per tenere in maniera più decorosa la forza di vigilanza municipale. Nell’ultima interrogazione, infine, si fa richiesta di rendere pubblici i luoghi raggiunti e i chilometri percorsi, i pieni di carburante fatti, le missioni, i costi di straordinario dell’autista dell’auto blu, i costi delle missioni degli amministratori, gli eventuali scontrini a rimborso presentati da tutti gli assessori, le indennità consumate, l’elenco dei fornitori, clienti e consulenti, con relativi impegni e motivazioni di spesa, da giugno al 31 ottobre. Questa interrogazione sarà regolarmente presentata ogni tre mesi, in quanto la trasparenza del Comune è, purtroppo, all’anno zero.

Inquinamento Jesce – Gravina, al danno potrebbe aggiungersi la beffa

La Regione Basilicata sembra essere a rischio infrazione comunitaria per non aver ottemperato agli obblighi comunitari in tema di raccolta e depurazione delle acque urbane.
Proprio per questo motivo, quest’oggi, abbiamo presentato un’interrogazione al Presidente Pittella al fine di conoscere lo stato di attuazione dei lavori di potenziamento dei depuratori a servizio della città di Matera previsti lo scorso giugno, la veridicità delle notizie apparse sulla stampa relative al rischio di infrazione comunitaria, le motivazioni per le quali i lavori risultano essere ancora bloccati e gli intendimenti della Giunta in relazione all’intera vicenda. Era il 30 giugno scorso, quando con la deliberazione n. 876, la nostra Regione sembrava aver trovato soluzione all’annoso e storico problema dei sistemi di raccolta e trattamento delle acque reflue urbane. Con tale provvedimento, infatti, si dava seguito alla delibera CIPE 60/2012, con la quale venivano stanziati oltre 32 milioni di euro per undici interventi nel territorio lucano relativi alla raccolta e al trattamento delle acque reflue urbane, nei quali rientravano anche tre interventi di potenziamento dei depuratori a servizio della città di Matera in località Sarra, Pantano e Lamione. La delibera individuava il soggetto attuatore dei lavori, Acquedotto Lucano, il soggetto beneficiario, il Commissario per la Conferenza Interistituzionale Idrica (ex Autorità d’Ambito Territoriale Ottimale della Basilicata) e nominava anche l’Ufficio responsabile nell’amministrazione regionale. Insomma tutto sembrava pronto per l’inizio dei lavori. Peccato, però, che a sei mesi da quella delibera nulla si è mosso. I lavori non sono mai iniziati e le denunce degli ultimi giorni parlano anche del rischio della procedura di infrazione comunitaria che pende sulla testa della nostra Regione. In Basilicata, siamo sempre di fronte allo stesso problema, sulla carta di programma, si progetta e si impegnano fondi. Ma nella pratica, tutto si blocca ed i problemi non si risolvono mai. Noi speriamo che, prima o poi, la Regione decida di tutelare i Lucani e l’ambiente mettendo in campo azioni concrete per risolvere problemi che da troppo tempo tormentano la nostra Regione.

Movimento 5 Stelle: dal bisturi alla mannaia, il passo è breve.

Si tratta di una vera e propria mattanza, di una macelleria sociale che colpirà in maniera dura il nostro territorio. Questo si nasconde dietro la questione che tanto ha animato l’ultima settimana politica regionale e che ha visto ancora una volta la Giunta portare in consiglio regionale un provvedimento dell’ultima ora, predisposto in extremis per procrastinare nel tempo (pochi mesi a dire il vero) il rischio di un black out dell’intero sistema sanitario lucano. Basta leggere i documenti della Direzione Generale della Azienda Sanitaria di Potenza per capire la gravità della situazione in cui versa la sanità regionale. Altro che eccellenza, altro che sistema che funziona. Siamo alle prese con una macchina che va avanti a fatica e che presenta moltissime mancanze, carenze strutturali a cui non si è potuto o voluto porre rimedio. L’ultimo provvedimento della Giunta regionale appare così la solita pezza a colori che si vuole mettere nel tentativo di arginare la situazione. Ancora una volta il Presidente Pittella interviene con un bicchiere d’acqua a spegnere l’incendio. Peccato che quel bicchiere non serve assolutamente a nulla e questo lo sanno tutti nelle stanze di via Verrastro. Fanno bene alcuni territori a prepararsi già alla mobilitazione. Fanno bene i cittadini a preoccuparsi per ciò che accadrà. Il futuro della sanità lucana è a tinte fosche e non serve certo un indovino per immaginare le ricette che si metteranno in atto da qui ai prossimi mesi: ancora tagli ai servizi; ancora ‘riorganizzazioni’ e accorpamenti; ancora presidi ospedalieri pronti a scomparire o ad essere fortemente ridimensionati. Non è solamente l’Ospedale di Villa d’Agri a rischio, non sono solamente i suoi operatori e i cittadini della zona a doversi preoccupare. Gli interventi probabilmente riguarderanno una platea più ampia e sicuramente avranno effetti nefasti sulla qualità dei servizi e sui tempi. A farne le spese saranno sempre i cittadini lucani, già duramente penalizzati dalla situazione in cui versa la sanità di questa Regione. Come se non bastassero le carenze e le mancanze attuali, a causa della incapacità di gestione della sanità pubblica, a causa dei continui ritardi in cui opera la Regione Basilicata e, anche, a causa delle politiche nazionali ben rappresentate dal sottosegretario De Filippo, i cittadini lucani saranno costretti ad ulteriori sacrifici, ma soprattutto ancora di più sarà messo in discussione il diritto alla salute riconosciuto e tutelato dall’art. 32 della Carta costituzionale. Un articolo dimenticato, un principio che rimane lettera morta su una Carta che ormai, giorno dopo giorno, è fatta a pezzi dagli amministratori di questa Regione e dai governanti nazionali. Rispetto a questo ulteriore scempio, rispetto a questo nuovo segno della incapacità e della inconsistenza di un governo regionale, qualcuno dovrebbe iniziare a tirare le somme e avere il coraggio di togliere il disturbo. Negli anni una classe politica inadeguata ha contribuito in maniera importante a smantellare il sistema sanitario regionale. Negli ultimi anni, una classe politica incapace di incidere sugli sprechi e legata a mere logiche clientelari (i vari provvedimenti a favore della città di Potenza ne sono un esempio lampante) ha cancellato presidi pubblici di salute per i cittadini lucani. Ospedali che chiudono, reparti che vengono accorpati, un servizio di soccorso inadeguato al territorio e alla popolazione lucana, sono solo alcuni esempi dei mali della sanità lucana. Se poi aggiungiamo a questo quadro avvilente i numerosi scandali e le inchieste di questi giorni, abbiamo una visione d’insieme sconcertante di quella che è purtroppo la realtà. Non curanti di questo disastro politici e dirigenti continuano ad occupare i loro posti, a scambiarsi poltrone, a salire le scale del potere giocando con la vita dei cittadini, giocando con la salute di noi tutti.
Non è più possibile far finta che tutto vada bene e dimenticarsi che quando si parla di interventi in materia sanitaria, quando si parla di riduzione della spesa, di chiusura e/o accorpamento di reparti, si parla soprattutto della salute e della vita dei cittadini lucani.

POLICORO: “Diamo un taglio alla crisi” incontro PMI lunedì 7 dicembre

“Diamo un taglio alla crisi” è il titolo dell’incontro che si terrà lunedi 7 dicembre, alle ore 15.00, presso la sala consiliare della Città di Policoro. “ La crisi economica e l’elevata pressione fiscale hanno messo in ginocchio anche e soprattutto comparti quali il commercio e l’artigianato. Nulla di nuovo! Potrebbe affermare più di qualcuno; nella realtà dei fatti il commercio locale e l’artigianato non riescono a competere, in quest’epoca fortemente globalizzata, con la concorrenza che ci viene imposta dai poteri forti del mercato. Ecco perché nasce l’esigenza di rivolgermi, attraverso personale competente, alle attività presenti nel Metapontino al fine di riunirle in un unico progetto che, mi auguro, le porterà nella direzione della fuoriuscita dalla crisi economica”. E’ quanto dichiara l’assessore alle Attività produttive di Policoro Domenico Bianco, promotore dell’incontro - dibattito, che continua” Nessuno ha la bacchetta magica, non servono false promesse ma solo duro lavoro di gruppo affinché le attività facciano sistema”.


L’incontro vedrà la presenza del Presidente regionale Imprese del Sud avv. Dina Sileo da sempre impegnata nel supporto alle imprese lucane, altresì, saranno presenti esperti di bandi a sostegno delle imprese artigianali e commerciali, esperti del web – e-commerce; inoltre, all’incontro parteciperà il responsabile del progetto Digital Manifacturing di Basilicata Innovazione Giuseppe Guarini, quest’ultimo si è occupato di fabbricazione digitale in collaborazione con il Mediterranean FabLab, primo hub di settore del Sud Italia munito di macchine e tecnologie di Digital fabrication tese alla produzione di oggetti, strumenti ed elettronica. Dunque, il giorno prima dell’Immacolata, a Policoro, non si discuterà di “massimi sistemi” bensì di soluzioni economiche e progettuali concrete e attuabili. I protagonisti dell’incontro saranno proprio i commercianti ed artigiani attraverso interventi programmati al termine delle relazioni. Il clima sarà teso ma propositivo. A moderare il giornalista Filippo Mele (Gazzetta del Mezzogiorno) e Mary Padula (Blu Tv).

MATERA: PRESENTATI I NUOVI BUS MICCOLIS EURO 6 PRESTO IN SERVIZIO

PRESENTATI I NUOVI BUS MICCOLIS EURO 6 PRESTO IN SERVIZIO SULLE LINEE URBANEIL SINDACO: “DIMENSIONI DEI MEZZI PIU’ COERENTI CON LA NOSTRA CITTA’”. Cinque nuovi mezzi Mercedes euro 6 che entreranno in funzione sulle linee urbane al più presto.Sono stati presentati oggi, domenica 29 novembre, i nuovi autobus che arricchiranno il parco mezzi della società di trasporto urbano Miccolis. Sistema gps, sedili antivandali, impianto di riscaldamento e aria condizionata e pianale ribassato (senza scalino) per l’ingresso dei disabili. Inoltre la società aveva già installato in passato lungo i percorsi 10 paline elettroniche, tutte dotate di sistema di videosorveglianza che assicurano informazioni su itinerari e orari di percorrenza. Sono questi alcuni dei servizi a bordo che il direttore Enzo Magistà ha illustrato al sindaco Raffaello de Ruggieri e all’assessore alla Mobilità Valeriano Delicio durante la conferenza stampa che si è svolta nell’area antistante l’edificio comunale dove erano stati parcheggiati i bus. “In tutto, i mezzi in servizio sono 22 suddivisi su 16 linee, a parte quelle speciali previste per i borghi della città e le linee bis – ha spiegato – Gli automezzi in servizio, comprensivi del parco rotabile di scorta, si attestano sui 38 veicoli. Questa scelta consente di sostituire di autoveicoli che hanno risentito degli anni di attività e che non erano graditi agli utenti. 
Grazie a questi nuovi bus si uniscono le esigenze di un mezzo più piccolo e la capienza che soddisfa meglio i consumatori”. Nel corso dell’anno la società percorre in media 1,3 milioni di chilometri annualmente. Il rapporto ricavi-costi – ha aggiunto il direttore – dimostra un elevato livello e si attesta intorno al 20% contro i dati molto più bassi di altre città. La mobilità a Matera c’è e va servita bene”. “La dimensione di questi mezzi – ha spiegato il sindaco Raffaello de Ruggieri – è più coerente con le necessità del trasporto e la dimensione delle nostre strade. Penso, ad esempio, ad arterie come via Lucana che in alcuni casi con mezzi molto lunghi, diventa molto complicata. In questo modo invece è garantito un percorso più celere e più breve”. 
“Apprezzo molto – ha aggiunto l’assessore comunale alla Mobilità – il fatto che la società abbia voluto effettuare un investimento più importante, allestendo i mezzi con servizi di grande valore. I mezzi euro 6, peraltro, garantiscono la qualità ambientale e il risparmio. Credo che questo dimostri la visione complessiva che Miccolis sta mettendo in campo. Il programma di esercizio – ha aggiunto l’assessore – va implementato. Penso ad esempio a quartieri come Arco o Acquarium nei quali la popolazione è aumentata, oppure ai borghi che hanno esigenze particolari”. 

REPORT PRESENTAZIONE PROGETTO #PUFFER

“La confusione sessuale mediante #PUFFER ha ridotto le colonie di Cydia”. Badursi: “Dare 'crediti' alle nostre produzioni differenziandole dalle altre puntando sulla sostenibilità delle pratiche”. La sperimentazione “Puffer” ha dato i risultati sperati: si è ridotta nel 2015 la popolazione di Cydia Molesta e in parte di quella Funebrana, insetti nocivi che minano le produzioni agricole. Il sistema utilizzato è quello della confusione sessuale mediante il rilascio di feromone con appositi erogatori installati sulle piante di pesco e albicocco. La tecnica inibisce di fatto l'incontro e l'accoppiamento fra gli insetti che di conseguenza non depongono le larve e non creano le colonie che attaccherebbero i frutti. I risultati sono stati presentati a Scanzano Jonico (Matera), giovedì scorso, a sviluppare la sperimentazione l'Alsia - Agrobios e partner privati, l'Op Asso Fruit Italia, con 300 aziende associate, e pubblici: comune di Scanzano Jonico e regione Basilicata. Il direttore dell'Alsia, Domenico Romaniello, Arturo Caponero (Servizio Difesa integrata Alsia), e Giovanni Lacertosa (centro di Saggio Agrobios) hanno illustrato alla folta platea i dettagli del progetto spiegando, fra le altre cose, l'importanza dell'osservazione di variabili meteorologiche (la direzione e l'intensità del vento in particolare, ndr) per massimizzare i risultati della sperimentazione, così come i tempi dell'erogazione: infatti è necessario diffondere il feromone durante le ore “crepuscolari” quando di fatto avviene l'incontro fra gli insetti. 
E' stato inoltre evidenziato come i PUFFER determinano un importante risparmio per le aziende per l'acquisto di agro-farmaci, quindi vantaggi economici e in termini ambientali. Per l'Op Asso Fruit Italia è intervenuto il direttore generale, Andrea Badursi, che si è soffermato sull'importanza della collaborazione fra enti di ricerca, istituzioni e aziende per il miglioramento qualitativo delle produzioni. “Occorre dare un'identità ben precisa alle nostre produzioni affinché sappiano farsi preferire dai consumatori. In questi mesi abbiamo presentato diverse iniziative che mettono in evidenza il lavoro svolto sul campo della sostenibilità: abbiamo certificato l'impronta di carbonio (Carbon Footprint, ndr), stiamo lavorando intensamente sul risparmio della risorsa idrica, in questa direzione è andata la nostra presenza, pochi mesi fa, a Creta al Forum internazionale dedicato all'acqua. Queste strategie rispondono alla doppia esigenza di preservare l'ecosistema e dare 'crediti' in più alle nostre produzioni rispetto alle altre. Al consumatore finale occorre dare sempre un motivo in più per scegliere un prodotto anziché un altro, ed è questa la via che le aziende agricole contemporanee hanno l'obbligo di percorrere. E' questo che stiamo facendo con i nostri associati”. Badursi ha infine rimarcato, rivolgendosi all'assessore regionale all'Agricoltura Luca Braia, intervenuto al dibattito, l'esigenza di dotare delle infrastrutture necessarie perché ai produttori del Mezzogiorno d'Italia costa il doppio spedire i prodotti nel Nord Europa rispetto a quello che pagano le aziende del Nord Italia. A tal proposito, il direttore generale ha espresso parere molto favorevole all'idea proposta da Braia di creare la piattaforma logistica a Ferrandina, a poche decine di chilometri dal Metapontino e molto ben collegata con il porto di Taranto. Badursi, infine, nel parlare dell'importanza della comunicazione e delle strategie di marketing efficaci, ha fatto riferimento all'operazione Candonga Frangola Top Quality®, qualità molto pregiata prodotta nel Metapontino e dalla maggior parte delle aziende lucane associate AFI. Ad offrire il proprio contributo al dibattito, l'onorevole Cosimo Latronico, in qualità di primo firmatario del progetto che mira all'istituzione, nel Metapontino, del Parco della Magna Grecia: “per dare una risposta alle esigenze culturali ed ambientali del Metapontino e stimolare la sperimentazione di forme di gestione associata dell'area con il coinvolgimento dei comuni”, ha detto. Francesco Garofalo, presidente sezione Turismo Basilicata – Confindustria ha spiegato come preservare il territorio significa rafforzare il legame sociale e economico che il binomio “agricoltura e turismo” è in grado di sviluppare in termini di benessere per il territorio. Nelle sue conclusioni, l'assessore Braia ha detto: "Abbiamo approvato la programmazione (Psr), tutto ció si trasformerà in bandi. L'obiettivo è recuperare il vantaggio competitivo. Nel Psr la linea guida è quella di una visione precisa: produrre di più consumando meno suolo, acqua, atmosfera. Le scelte da compiere vanno in questa direzione: una Basilicata rurale, verde e sostenibile. 

Giovedì 3 dicembre 2015 – VINILE, via Velia 26, Salerno – Start ore 21.30 – INGRESSO LIBERO

SALERNO, 29 novembre 2015. “I create music to make people happy”. Musica per rendere le persone felici, per far affiorare il sorriso sui volti, creando un feeling tra i musicisti sul palco e il pubblico, senza filtri. Sonorità liquide, in cui si fondono jazz, R&B, classica, soul e melodia in un mix unico ed originale per provocare nell’ascoltatore una reazione e godere della musica di Wayne Tucker, trombettista americano che nel suo tour europeo fa di nuovo tappa a Salerno per i grandi eventi internazionali di Vinile_Live, il “cantiere culturale” sensibile alle nuove emergenze artistiche nell’intento di diffondere buona musica, con artisti di calibro internazionale, ma anche giovani emergenti con progetti all’avanguardia . On stage giovedì 3 dicembre alle ore 21.30 (con ingresso gratuito), Tucker sarà accompagnato da Massimo Barrella alla chitarra, Alessio Busanca al pianoforte e Marco Fazzari alla batteria. Una performance eclettica, con la pulsazione di New York che incontra l’Italia in un melting pot dinamico in cui il jazz diventa espressione di libertà, visione, contaminazione. Un live vissuto, prima ancora che suonato, per dare spazio al linguaggio e alla musica nella sua essenza, in un'affascinante rilettura di standard jazz e brani rock del passato, passando per Steve Wonder e Michael Jackson, per proiettarsi al futuro. “My music make me fly”, sottolinea Tucker, che vola così sul suo “essere umano”, apprezzato dalla critica internazionale, fino ad essere riconosciuto dal New York Times come “un giovane trombettista che improvvisa in attente stringhe di melodia, con suoni profondi”. A catalizzare l'attenzione sarà proprio la tromba di Wayne Tucker, oltre alla sua straordinaria presenza scenica. Trombettista, compositore, arrangiatore, newyorkese di grande talento, nonostante la sua giovane età, a soli 27 anni, ha già prestato la sua tromba ad artisti come Bob Mintzer, Cyrille Aimee e Delfayo Marsalis e con icone pop come Elvis Costello, Taylor Swift e il famoso gruppo di Haiti Djet-X. Formatosi sotto la guida di maestri come George Gable, Jon Faddis e Jim Rotondi, si è laureato nel 2009 in Jazz Studies presso SUNY Purchase, sotto la direzione di Todd Coolman. Si è esibito in alcuni dei più importanti club americani, tra cui Avery Fisher Hall, Birdland, di Dizzy Club Coca Cola, il Ravinia Festival e The Kennedy Center, e in molti festival in giro per il mondo tra cui Italia, Francia, Spagna, Germania, Grecia, Ungheria, Colombia, Corea, Martinica e Repubblica Dominicana. When I was a child è il titolo del suo debutto discografico per la One Trick Dog Record come band-leader, compositore e arrangiatore.

Info:
T: +39 089 233769
Fb: www.facebook.com/vinile.salerno
Official Website. www.vinilesalerno.it

Conclusa la rassegna culturale TU NON CONOSCI IL SUD

Si è chiuso il sipario su “Tu non conosci il Sud”, la rassegna culturale ospitata per la seconda volta a Casa Cava, a Matera, ieri e sabato, prodotta dall’associazione “Veluvre – Visioni culturali” e curata dal giornalista e saggista Oscar Iarussi. “Una sfida vinta – ha dichiarato Iarussi - tornare a Matera ed essere accolti da un pubblico numeroso e partecipe per ciascuno degli appuntamenti in programma. Cittadini culturali si diventa e noi proponiamo esercizi di un nuovo Sud. Continueremo a esplorare percorsi di senso relativi al Mezzogiorno e a tracciarne un’inedita geografia letteraria, artistica e urbanistica. “Tu non conosci il Sud” si conferma un format straordinariamente duttile e aperto a voci tra le più diverse che s’incrociano lungo il tragitto”. “Non cogliendo il dinamismo storico del Sud, si alimentano i luoghi comuni, la nostalgia non serve a molto. Questa rassegna è utile a sradicare gli stereotipi e ad avere nuove prospettive del Sud”. Ha esordito così Giampaolo D’Andrea, storico dell’Università della Basilicata, Capo di Gabinetto del Mibact, inaugurando “Tu non conosci il Sud”. Bisogna recuperare l’identità meridionale – ha continuato - stando attenti alla lettura storica, come a quella antropologica, da cogliere entrambe, sempre, in una proiezione futura.” La rassegna ha puntato i riflettori sul linguaggio, sulle concezioni del Sud oggi, sull’importanza della chiarezza nella comunicazione pubblica e sulle metafore del linguaggio politico, insieme allo scrittore Gianrico Carofiglio e l’editore Alessandro Laterza.
Teatro, musica e testi sul Sud sono andati in scena nello spettacolo “Dalle Alpi agli Appennini. Non è solo una questione meridionale”, curato dal regista Gianpiero Borgia e da Raffaello Fusaro. Ironiche gag su usi e costumi della gente e la cultura del Sud sono stati intermezzati da arie liriche e celebri brani interpretati dal soprano Antonella Rondinone, con la partecipazione dell’attrice teatrale Elena Cotugno, con il prologo dello scrittore Gaetano Cappelli e Angela Zaccaria al pianoforte. Sulla letteratura del Sud, sui limiti e sulle opportunità dell’eredità di Carlo Levi si è si è soffermato l’italianista Giuseppe Lupo, mostrando sì l’importanza di “Cristo si è fermato a Eboli”, per il ruolo che ha rivestito nel descrivere e rendere visibile la civiltà contadina al mondo intero, ma anche le “devianze” di una letteratura di denuncia che rischia di restare sterile compiacimento del male. A percorrere a piedi nuove geografie possibili del Sud, il regista Guido Morandini, che è partito da Roma già l’11 novembre scorso, raggiunto lungo l’itinerario dall’esperto di urbanistica Andrea Rolando. In cerca di nuove “cerniere” che offrano significato ai luoghi, tornando sulle carte, il loro racconto di immagini e parole, offerto insieme ad Alessandra Bocchino, ha contemplato incroci di confine tra Nord e Sud, tratturi, infrastrutture leggere, ponti, come il Musumeci a Potenza, considerato tra le opere ingegneristiche di maggiore importanza presenti a Sud. La rassegna si è chiusa con la proiezione in anteprima del film di Jonas Carpignano, regista italo americano, oggi tra i protagonisti del cinema indipendente europeo, che con il suo attualissimo film Mediterranea - il racconto di un viaggio di due uomini dal Burkina Faso verso l'Italia, dove si ritroveranno a Rosarno, in Calabria, nei giorni della furiosa rivolta del 2010, accolto con consenso dalla critica internazionale e dal pubblico di “Tu non conosci il Sud”.
“Anche questa seconda tappa materana di “Tu non conosci il Sud” - ha affermato Anna Pellegrino, presidente dell’associazione Veluvre - è stata entusiasmante e carica di contributi grazie alla partecipazione del pubblico e agli stimoli e le intuizioni offerti dai protagonisti della rassegna. Ci prepariamo a definire nuovi contenuti per proseguire in altri luoghi, anche al Nord, continuare a rompere gli stereotipi e creare nuove interpretazioni e prospettive possibili sul Sud.”
La rassegna è stata patrocinata da: MIBACT, Comune di Matera, Fondazione Basilicata-Matera 2019, Fondazione con il Sud, Fondazione Adriano Olivetti.

venerdì 27 novembre 2015

CHE RAZZA DI FUTURO CI STATE LASCIANDO?


Marcia Globale per il Clima
NO TRIVELLE IN TERRA E MARE!
Dai coordinamenti studenteschi un monito alla classe dirigente!
Policoro, 28/11/2015 appuntamento dalle 9,30 in Piazza “A. Segni”
COME PER SCANZANO J.CO,
SI DISPENZA DAI SIMBOLI DI APPARTENENZA!
GRADITI SIMBOLI STUDENTESCHI O COERENTI AL TEMA DELLA GIORNATA


Gli studenti del liceo “E. Fermi” di Policoro ed il Coordinamento Studentesco, promotori e organizzatori della manifestazione “CHE RAZZA DI FUTURO CI STATE  LASCIANDO?”, indetta per sabato 28 novembre 2015,  invitano le attività commerciali e i negozianti di Policoro ad abbassare le serrande dalle ore 11,15 alle ore 11,30 e durante il passaggio della Marcia per aderire simbolicamente all’iniziativa. Anche un piccolo gesto può avere una grande importanza. I cambiamenti climatici riguardano e coinvolgono tutti. I combustibili fossili ne sono la causa. Pensare di continuare a perforare, in terra e mare, per estrarre petrolio è da scellerati. Gli abitanti della costa Jonica di Basilicata, Puglia e Calabria sono sensibili al tema e pertanto sono invitati pubblicamente ad aderire all’iniziativa, ma soprattutto si invitano le attività policoresi alla “serrata” e i cittadini  tutti a partecipare alla manifestazione, perché un futuro migliore è possibile e “noi lo vogliamo”.
CHIUDIAMO OGGI 28 NOVEMBRE PER 15 MIN.
PER POTER RIMANERE APERTI ANCHE IN FUTURO!!!
Gli studenti del Liceo Scientifico “E. Fermi” di Policoro ed il Coordinamento Studentesco
Per info:
Francesco MELE - 3312313005 Antonio MELE - 3934368347 Fabio AGRESTI - 3429877564




PROGRAMMA DI MASSIMA

La manifestazione inizierà con la “marcia” che partirà alle ore 9.45 da piazza Antonio Segni. Il corteo attraverserà via Bologna fino all’incrocio con via Puglia che percorrerà, verso sinistra, sino in corso Pandosia. Questa via sarà percorsa sino all’incrocio con corso De Gasperi, poi il corteo attraverserà piazza Heraclea e proseguirà per via Siris. Giunti all’incrocio con via Resia, il corteo proseguirà a destra su questa via; proseguirà su via Salvador Allende e infine su viale Papa Giovanni Paolo II per ritornare in piazza Antonio Segni, punto d’incontro, di dibattito e di confronto di questa manifestazione, affinché sia preso in seria considerazione il problema di una “catastrofe climatica.” Inoltre, piazza Antonio Segni diverrà un luogo di partecipazione attiva di gruppi musicali, dibattiti, presentazioni culturali dalle ore 13,00 alle ore 24,00 durante la giornata del 28/11/2015. L’iniziativa potrebbe protrarsi anche alle prime ore del 29/11/2015.

“Grasso che Cola” si presenta a Montalbano J. Domenica 29 novembre “Caffè con l’autore”.

MONTALBANO JONICO - Il contraddittorio ruolo dei partiti e del sistema politico italiano e i suoi innumerevoli paradossi. Il malcostume dilagante. Ma anche il “problematico” rapporto giovani e lavoro. L’avvento dei social, la loro pervasività di genere e la conseguente mutazione genetica della moderna comunicazione di massa. Non solo. La difficile convivenza dei lucani col petrolio. E tanto altro ancora. In breve, i fatti e i misfatti recenti e meno recenti della vita pubblica (italiana e non) riletti in chiave umoristica dal giornalista Antonio Grasso e raccolti in un libro dal titolo “Grasso che Cola”, pubblicato da Zaccara Editore. “Un libro – come sottolinea in prefazione il giornalista e filmmaker, Salvatore Verde – davvero inusuale nel panorama editoriale lucano e non solo”. Una raccolta di battute e aforismi che “vuol far riflettere, sdrammatizzando”, spiega Grasso. Il volume (pagg.112, euro 12), con vignetta di copertina del maestro Mario Bochicchio, sarà presentato al “Coffee Time” di Montalbano Jonico nell’ambito di “Un caffè con l’autore”. L’appuntamento è per domenica 29 novembre prossimo, alle ore 18. Modera Mary Padula. Relaziona Salvatore Verde.

PRESENZA LUCANA – 25° Anno – Storia del Sud – Taranto da Cannata a Cito e Di Bello.

Dopo aver presentato, come consuetudine annuale l’incontro della cartella Tradizioni popolari del sud, per la serie dei “Venerdì Culturali di Presenza Lucana” si svolgerà, domani 27 Novembre 2015, alle ore 18.00, pressa la sede di Via Veneto 106/A Taranto, con libero ingresso, un incontro dedicato alla Storia del Sud che avrà come tema: “Taranto, da Cannata a Cito e Di Bello”, ultimi volumi scritti da Pinuccio Stea. Bene ha fatto l’autore, con un lavoro accurato, a scrivere la storia della città dalla fine della seconda guerra mondiale sino al 2006, anno delle dimissioni del primo sindaco donna e del gravissimo dissesto, del Comune, che portò al commissariamento, per circa un anno. La storia di Taranto, nei cinque volumi, arricchiti da molte foto, è certamente un testamento storico lasciato ai cittadini per dar loro, sempre a portata di mano, un testo sul quale leggere avvenimenti accaduti nell’ambito storico politico amministrativo nella propria città. Penso che solo chi aveva rivestito, in passato, ruoli all’interno di un partito, del consiglio comunale e regionale potesse scrivere, senza cadere in errori, una storia così complessa com’è stata quella di Taranto in sessant’anni. Nell’appuntamento di Venerdì saranno esaminati periodi molto intensi sia della storia nazionale e sia di quella della città jonica. Nelle precedenti presentazioni molti sono stati i punti che hanno evidenziato il passaggio della storia anche nella nostra città. Punti basilari sono stati l’industrializzazione con la costruzione del tubificio del 1961 e poi di tutta l’area a caldo a ridosso del Rione Tamburi. Come chiarito in precedenza, il fatto più grave da addebitare ai politici tarantini è stato, senza dubbio, la chiusura all’Università approvata dal Consiglio comunale, e la delibera, con la presa d’atto ufficiale, della mancanza delle condizioni necessarie per richiedere l’istituzione dell’Università a Taranto! Quella miopia, frutto di una dialettica dei partiti litigiosa e rigida su proprie convinzioni ha procurato moltissimi danni alla città che le nuove generazioni stanno ancora pagando a caro prezzo. La mancanza di Università, con tutto il movimento culturale e scientifico, ha impedito quella crescita che avrebbe formato classi dirigenti anche amministrative più preparate, in materia, e che avrebbero affrontato, in tempo, il grave problema ambientale nella nostra città.

Sino al 1992 il Sindaco era eletto all’interno del Consiglio comunale. Nel 1993 si svolsero le prime votazioni a elezione diretta. Lo scettro di primo cittadino fu assegnato a Giancarlo Cito. E’ questo periodo di grande litigiosità. La stella di Cito.
Il Centro sinistra non riesce a trovare nel suo interno un candidato forte. Così a Cito Subentra De Cosmo. Poi nel 2000, la sinistra, oltremodo litigiosa al suo interno, fa karakiri presentando un candidato non accettato completamente dal suo elettorato, il questore Valla. Rossana Di Bello è eletta Sindaco, prima donna nella storia di Taranto, a rivestire questo ruolo. Poi il dissesto economico e le dimissioni con la condanna di Rossana Di Bello. A Domenico Palmiotti, giornalista della Gazzetta del Mezzogiorno Taranto, il compito di presentare e intervistare l’autore Pinuccio Stea.
Libero ingresso per questo importante incontro.

Michele Santoro

WORLD OF COLORS 2015


FEDERICO FELLINI – APPUNTI FANTASTICI. DISEGNI DAL LIBRO DEI SOGNI.

logo MUSMA orizz grande
                         
                         

FEDERICO FELLINI – APPUNTI FANTASTICI. DISEGNI DAL LIBRO DEI SOGNI.
dal 1°dicembre 2015 al 6 marzo 2016, al MUSMA, una selezione dei disegni in cui il celebre regista  illustra e racconta il suo universo onirico


evento organizzato in occasione del cinquantenario del conservatorio “E.R. Duni” di matera
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La cultura è come una Matrioska, una grande madre fatta in maniera tale da racchiudere in sé i figli più piccoli, che si incastrano uno dentro l’altro, si generano uno dall’altro. Il 1°dicembre 2015 alle ore 15, in occasione della giornata di studi dedicata dal Conservatorio “E. R. Duni” di Matera a Nino Rota, nell’ambito delle celebrazioni per il cinquantenario della fondazione dell’istituzione musicale, si inaugura al MUSMA “Federico Fellini – appunti fantastici. Disegni dal libro dei sogni”, una mostra dedicata al grande maestro del cinema italiano e internazionale, per i cui film il “fraterno amico musicista Nino Rota”, compose quasi tutte le colonne sonore. La mostra ha come partner l’Apulia Film Commission ed è patrocinata dal Comune di Matera e dalla Lucania Film Commission.
Fondamentale è per un museo, in particolare di arte contemporanea, soprattutto nel contesto della nomina di Matera a Capitale Europea della Cultura per il 2019, integrarsi negli eventi culturali della città, collaborando, nella propria area di competenza, con le altre istituzioni. La mostra trae, infatti, spunto da una giornata dedicata all’approfondimento della figura e dell’opera di Nino Rota, un compositore chiave per la storia della musica da film, per addentrarsi nel mondo di un altro gigante del panorama artistico del ‘900 italiano, Federico Fellini.
Dal 1°dicembre 2015 al 6 marzo 2016 nelle Sale della Caccia di Palazzo Pomarici sarà esposta una selezione dei circa 400 disegni tratti da “Libro dei sogni” di Fellini, un volume che raccoglie due libri di diverso formato, composti dal regista in 22 anni, il primo dal 30 novembre 1960 al 2 agosto 1968, il secondo dal febbraio 1973 al 1982. Un diario dei sogni dell’artista, il “lavoro notturno” che Fellini appunta ogni mattina avvalendosi di disegni e didascalie, su suggerimento dello psicanalista junghiano Ernest Bernhard presso il quale è in analisi dal 1960 al 1965 e nel cui metodo ritrova affinità con il suo sentire artistico. “Ciò che ammiro sconfinatamente in Jung è l’aver saputo trovare un punto di incontro tra scienza e magia, tra razionalità e fantasia”.
I sogni e i disegni sono un punto di partenza imprescindibile per chi voglia esplorare il mondo di Federico Fellini. “Ho sempre scarabocchiato, fin da bambino – racconta - su qualsiasi pezzo di carta mi capitava davanti, è un riflesso condizionato, di gesto automatico, una mania che mi porto dietro da sempre e con un po’ di imbarazzo confesso che c’è stato un momento nel quale ho pensato che la mia vita sarebbe stata quella del pittore”.
Inizia giovanissimo, Fellini, a disegnare, da adolescente apre a Rimini, con l’amico Demos Bonini, la bottega Febo, dove i due realizzano caricature e ritratti. Dopo il trasferimento a Roma, nel gennaio 1939, entra come scrittore di vignette nella redazione del prestigioso settimanale satirico “Marc’ Aurelio”. Nella capitale, che diventerà sua città d’adozione, apre, con alcuni amici, “Funny Face Shop: Profiles, Portraits, Caricatures” , una “bottega della caricatura”. “Facevamo caricature, ritratti, disegni ai soldati americani appena sbarcati a Roma e che affluivano incessantemente nella bottegona diventata una specie di porto di mare”.
Il libro dei sogni è un viaggio nella travolgente e instancabile fantasia del regista de “La Dolce vita”, un’immersione nell’atmosfera fantasmagorica della sua immaginazione, ci si muove tra voli e visioni, a spasso tra l’immancabile circo “con i suoi stracci colorati, la sua musica minacciosa e spaccacuore” e i fotogrammi di film passati e progettati.
I protagonisti dei sogni, tanto i personaggi famosi quanto i meno noti, sono trasformati dalla caleidoscopica mente del sognatore, deformati, sorpresi in atteggiamenti inusuali, incontrati in luoghi inventati. Si resta divertiti e meravigliati dagli schizzi del variegato universo femminile, in cui spicca l’adorata ed eterea moglie Giulietta, fragile e sfuggente, eppure faro guida della vita di Federico. E poi la famiglia e i luoghi, la sua grande e irrinunciabile Roma e l’amata/odiata terra natale, Rimini “un pastrocchio confuso, pauroso, tenero, con questo grande respiro, questo vuoto aperto del mare”.
Il superbo tratto di questi disegni riesce a catapultare chi li guarda nell’universo magico e trasfigurato dell’inconscio, a far sentire l’ovattato silenzio delle parole dei protagonisti, lo sferragliamento dei treni, il ruggito del mare, i profumi del circo.
Alcuni disegni possiedono una sublime eleganza di alto valore artistico, altri sono evidentemente influenzati dal passato di caricaturista del regista, tutti trovano il loro spazio ideale in un museo di arte contemporanea. L’indecifrabile evidenza del significato dei sogni, infatti, ben si abbraccia alle spesso enigmatiche opere di arte contemporanea. Come scrive Tullio Kezich nell’introduzione al “Libro dei sogni”, edito da Rizzoli nel 2007, “I sogni sono come le opere d’arte, le opere d’arte sono come i sogni: soffrono di ogni interpretazione univoca”.
I sogni in mostra nascono dalla fantasia e, magicamente, ne generano di nuova, si esce da questo viaggio nell’universo onirico di Federico Fellini con uno sguardo nuovo sul mondo, più puro, incantato, lievemente surreale, in una parola, uno sguardo felliniano.

MUSMA (Museo della Scultura Contemporanea. Matera)
Palazzo Pomarici - Via San Giacomo (Sasso Caveoso)
Tel. 366 9357768
Email: info@musma.it
Sito internet: www.musma.it
Facebook: MUSMA Museo della Scultura Contemporanea. Matera
Twitter: @MUSMAmuseo
Instagram: musmamuseo
Canale youtube: MUSMA Museo della Scultura Contemporanea Matera

Informazioni:
Biglietto: visita alla mostra temporanea e alla collezione: € 5.00 (intero) € 3,50 (ridotto)
Apertura: dal martedì alla domenica ore 10.00 -14.00
Giorno di chiusura: lunedì (eccetto festivi).

ORARI DI APERTURA FESTIVITÀ NATALIZIE
Nei mesi di dicembre 2015 e gennaio 2016, il museo aprirà con orario continuato, dalle 10 alle 18, nei seguenti giorni:
4, 5, 6, 7, 8 dicembre
12 e 13 dicembre
19 e 20 dicembre
2, 3, 4 e 5 gennaio

Nei rimanenti giorni il Museo sarà aperto dal martedì alla domenica, dalle 10 alle 14, con giorno di chiusura lunedì.

Il MUSMA resterà chiuso il 25 dicembre e il 1°gennaio.

LEONE: “GIU' LE MANI DAI RAGAZZI”

“La Manifestazione che si svolgerà sabato a Policoro, organizzata dagli studenti del Liceo Scientifico “Enrico Fermi” è una grande prova della sensibilità e della maturità che i nostri giovani hanno nei confronti di un tema così importane e delicato, quale è l'Ambiente”. Lo dichiara il sindaco della Città di Policoro, Rocco Leone, nel sostenere la Manifestazione “CHE RAZZA DI FUTURO CI STATE LASCIANDO?” che si svolgerà sabato 28 novembre 2015, a partire dalle 9,30 in Piazza “A. Segni” nella città jonica. “La manifestazione – continua Leone - si propone come una Marcia Globale per il Clima e per affermare la netta contrarietà dei nostri ragazzi alle politiche del governo sulle trivellazioni in mare e in terra. Argomenti importanti, che giustamente devono essere discussi anche dal mondo giovanile che guarda il futuro con una prospettiva diversa rispetto a noi adulti.” “Proprio per questo – continua il Sindaco di Policoro – non posso fare altro che sostenere la manifestazione e invogliare i ragazzi a discutere e confrontarsi, a farci proposte che poi valuteremo nelle opportune sedi. Già, nelle opportune sedi e non durante la marcia che è e deve essere dei ragazzi. Dunque, nonostante il mio totale appoggio alla manifestazione, non sarò domani con loro a manifestare perchè quella giornata deve essere soltanto la loro. Dico per questo “Giù le mani dai ragazzi” , non strumentalizziamo momenti importanti per la crescita dei nostri giovani, che con questa manifestazione hanno dimostrato a noi adulti tutto l'amore per il proprio territorio. Gli studenti hanno il diritto di poter vivere questa giornata come loro la hanno organizzata, maricando per i lori diritti, discutendo dei loro progetti, divertendosi mostrando civiltà e sensibilità. Lasciamo fuori la politica da questa giornata, perchè in questo caso la politica presente lì spezzerebbe i sogni dei nostri giovani che hanno una proiezione del futuro completamente diversa dalla nostra. Fare la solita sfilata, come qualche politicante di turno ha intenzione di fare, significa svilire il senso della manifestazione con la quale i ragazzi ci chiedono che futuro gli stiamo lasciando. Quindi - conclude Leone – Giù le mani dai ragazzi”.

Il gruppo Giovani Imprenditori di Confapi Matera incontra il mondo della scuola

Il gruppo Giovani Imprenditori di Confapi Matera incontra il mondo della scuola per lanciare il concorso “Impresa Giovane” Creare un ponte efficace tra mondo della scuola e mondo del lavoro. È l'obiettivo che il Gruppo Giovani Imprenditori di Confapi Matera intende raggiungere con il concorso di idee “Impresa Giovane”, rivolto alle ultime classi delle scuole secondarie superiori della provincia di Matera.
In questa settimana il presidente Francesco Ramundo, accompagnato dai vice presidenti Biagio Loiudice ed Eustachio Papapietro, hanno incontrato i dirigenti scolastici degli istituti superiori per illustrare loro il concorso e condividerne l’iniziativa al fine di promuoverla agli studenti.
Nel corso degli incontri sono emersi diversi spunti operativi per rendere sistematico il rapporto fra il mondo dell’impresa e la scuola. Ciò anche alla luce dei programmi di alternanza scuola-lavoro previsti dalla riforma scolastica in vigore con l’emanazione dalla legge n. 107/2015. Per il presidente Ramundo “La scuola era e rimane la risorsa primaria nella costruzione del futuro dei nostri giovani, ma bisogna cominciare a educare e formare in modo innovativo, attraverso lo sviluppo di nuove forme di collaborazione e partnership. Il mondo della scuola - continua il presidente - ha bisogno di interfacciarsi in modo costante con l’imprenditoria locale e il mondo dell’economia, nello spirito che la riforma della scuola richiede”. “Con questa iniziativa – ha commentato il vice presidente Loiudice - il Gruppo Giovani Imprenditori di Confapi Matera intende contribuire a creare quell’humus fertile atto a favorire le condizioni necessarie e indispensabili per ridurre l’emigrazione dei “cervelli” dai nostri territori. Come noto sono tanti i giovani che, terminato il loro percorso di studi in altre regioni, preferiscono non ritornare nei luoghi di origine a causa di difficoltà a inserirsi nel mercato del lavoro”. “Il vice presidente Papapietro evidenzia che “la vera evoluzione del nostro territorio nasce dalla formazione del capitale umano. La conoscenza sarà il fondamento di ogni aspetto della nostra esistenza. Quanto maggiore sarà il livello delle competenze, tanto maggiori saranno i benefici economici e sociali per l'intera comunità. Per questo motivo gli studenti saranno il nostro terreno fertile su cui costruire un nuovo futuro”. Di concerto con i dirigenti scolastici si è convenuto di presentare il concorso direttamente agli alunni nel corso di più incontri che si svolgeranno nel prossimo mese di dicembre. L’iniziativa consiste in una competizione tra idee imprenditoriali innovative e intende far crescere la cultura d'impresa favorendo una maggiore comprensione delle diverse realtà economiche imprenditoriali presenti sul territorio. Particolare attenzione verrà prestata ai progetti che si concentreranno sui seguenti gruppi tematici: sostenibilità, idee originali legate a Matera 2019, ambiente, energia, automazione, comunità urbane, ma si lascerà spazio all’inventiva e alla creatività degli alunni che, se vorranno, potranno anche sviluppare idee progettuali in altri settori. Il concorso prevede per i progetti più meritevoli, l’erogazione di borse di studio. La scadenza è posta al prossimo 29 febbraio 2016, mentre alla fine di marzo ci sarà la cerimonia di premiazione.

TRE LUPI MORTI IN POCHI GIORNI IN BASILICATA

WWF: “CONTRO I CRIMINI DI NATURA NECESSARI VIGILANZA, INDAGINI E UN SALTO CULTURALE”
Cani da guardiania, recinti elettrificati per difendere le greggi dai predatori La Campagna del WWF contro il bracconaggio #diamovoce http://www.wwf.it/diamovoce.cfm
A dispetto dello status di specie protetta ben tre esemplari di lupo (Canis lupus) sono stati uccisi, nel giro di 7 giorni in Provincia di Potenza di cui due all’interno del territorio del Parco Nazionale dell’Appennino Lucano. La denuncia è del WWF che appena una settimana fa aveva lanciato la sua Campagna #diamovoce per segnalare gli episodi ancora frequenti in Italia e nel mondo di bracconaggio contro le specie protette in Italia e nel mondo e il commercio illegale alimentato da questi crimini di natura. Il primo, un maschio di 4/5 anni d’età, è stato rinvenuto giovedì sul Monte Raparo, dai naturalisti impegnati nel progetto di ricerca “Convivere con il lupo conoscere per preservare” che vede coinvolti 6 parchi nazionali del Sud italia e che sta portando a importanti risultati volti a definire lo status del lupo nelle aree protette del sud italia. Il lupo presentava una evidente ferita sulla zampa con molta probabilità riconducibile ad una tagliola che ha portato alla morte del lupo per dissanguamento o setticemia.
Il secondo, una maschio di 3/4 anni, è stato rinvenuto sabato a Vaglio da parte dei componenti dell’Osservatorio Regionale degli habitat naturali e delle popolazioni faunistiche della Regione Basilicata. L’animale aveva evidenti traumi sulla zona occipitale riconducibili ad arma da fuoco o oggetti contundenti. Il terzo, una femmina di circa un anno d’età, è stato rinvenuto nella mattinata di mercoledi a Pergola di Marsico Nuovo, morto in seguito ad un investimento da parte di un veicolo il cui conducente si è fermato per soccorrere il povero animale anche se non c’è stato nulla da fare con l’animale che è morto sul colpo. Questi tre casi, due dovuti ad evidenti casi di bracconaggio sul lupo ed uno a cause del tutto fortuite, ripropongono la drammaticità del bracconaggio verso questa specie che ricordiamo essere la prima minaccia per questa specie. Questi ennesimi episodi richiamano con urgenza la necessità di adottare politiche territoriali a sistema per creare le migliori condizioni di convivenza tra le attività produttive e la presenza di specie come il lupo e la Regione, insieme ai parchi nazionali e regionali lucani, devono assumersi il ruolo e le responsabilità che gli competono in questo campo. Riteniamo che la prevenzione sia l'unica strada e che bisogna dare risposte concrete a chi ancora oggi vive i casi di predazione e la condivisione dei nostri territori con i lupi come un problema, educando ed informando la popolazione sulla reale ecologia e biologia del lupo e supportando gli allevatori con la diffusione delle migliori pratiche di prevenzione sperimentate dalle alpi all'appennino anche in progetti come il LIFE Arctos ed il LIFE Medwolf. Cani da guardia idonei, recinzioni elettrificate ed un’attività di allevamento che sia gestita considerando la presenza di questa specie, sono tre elementi essenziali su cui le istituzioni si devono impegnare anche con quelle risorse messe a disposizione nei PSR per tali fini. Rimane comunque inaccettabile che simili episodi di bracconaggio rimangano senza colpevoli. Il WWF auspica un serio e puntuale lavoro di vigilanza e di indagine perché il bracconaggio ai danni del nostro patrimonio faunistico e dei nostri tesori di biodiversità non può continuare a rimanere impunito. Stime realizzate da esperti dell’Università Sapienza di Roma parlano di circa un 15-20% delle popolazione di lupo in Italia che muore ogni anno a causa del bracconaggio (armi da fuoco, bocconi avvelenati, trappole, lacci). Stime presentate da esperti al Congresso nazionale di Teriologia nel 2014 parlano di una popolazione che in Italia oscillerebbe tra le 1.600 e 1.900 individui.

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