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giovedì 30 giugno 2016

L'onorevole Cosimo Latronico (Cor) su Total in Basilicata

On. Cosimo Latronico

“La Total non può fare investimenti in Basilicata ed ignorare le maestranze lucane. Su 1.300 addetti solo il 24% sono lavoratori lucani e questi dati non possono lasciare indifferenti le autorità di governo regionali e nazionali”. Lo ha dichiarato l’on. Cosimo Latronico (Cor). “Se neppure nella fase di cantiere si riesce a far rispettare alle concessionarie petrolifere, in questo caso Total, la priorità di garantire le opportunità di lavoro ai disoccupati lucani siamo all'incredibile. Chiederemo ai ministri del Lavoro e dell'Industria di intervenire con immediatezza per correggere una modalità che mortifica i territori già esposti ad impatti ambientali negativi. Andranno chiarite anche le modalità di frazionamento degli appalti che stanno impoverendo le commesse, rendendo meno trasparente il reclutamento dei lavoratori e la selezioni delle competenze”.

Armonia delle sfere


CRACO: Landscape jazz festival 1-2-3 luglio

Dopo il successo e le emozioni delle 2 giornate di musica medioevale , la recitazione della divina commedia e l'inaugurazione del MEC vi aspettiamo l'1-2-3 luglio per il landscape jazz festival Honolulu on a hill 3 giorni di jazz molti musicisti per la prima volta in BAsilicata.- ecco il programma
Ingresso concerto e degustazione Card da € 10

Matera 2019, "Con il build up impulso al progetto"

 Simone Tani, staff di Matteo Renzi: "Il Governo sostiene il progetto e seguirà con grande attenzione il cammino verso il 2019".

Seconda giornata a Tito del primo appuntamento con il "Build up", l'iniziativa di formazione della Fondazione Matera-Basilicata2019 per la costruzione delle competenze. Ad aprire i lavori è stata oggi la presidente della Fondazione, Aurelia Sole, con la lettura di un messaggio del presidente della Regione, Marcello Pittella, che ha espresso il suo apprezzamento per l'iniziativa. “Voglio dedicarvi – ha scritto il governatore lucano - un pensiero e affidarvi una missione.
Il percorso che oggi state intraprendendo è certamente complesso, ma anche entusiasmante, poiché contribuirà a farci vincere la vera sfida di Matera2019, quella di costruire una comunità più consapevole, coesa e vicina alla bellezza, all'arte e alla cultura. Caratteristica quest'ultima, che da sempre contribuisce a renderci tutti migliori, aiutandoci a osservare le cose del mondo da un altro punto di vista, più profondo e più vicino agli altri. Ecco perché vi affido la missione di lavorare con entusiasmo a Matera Build up, e soprattutto vi chiedo di partecipare sentendovi davvero protagonisti di questo percorso, di questa sfida che è di una città, ma anche di una regione che ha bisogno di crescere proprio sotto il profilo del pensiero culturale, ma anche di svelare al mondo le proprie doti, virtù, potenzialità per troppo tempo tenute sopite. 
La Basilicata ha bisogno di voi e del vostro pensiero nuovo”. La presidente della Fondazione Aurelia Sole ha sottolineato come l’idea di condividere, conoscere e sperimentare visioni personali per renderle comuni è il primo passaggio per crescere tutti: istituzioni, operatori socio-culturali, pubblico, media. “Matera 2019 – ha detto - lavora con tanti giovani e diverse associazioni per creare un processo che produrrà contenuti interessanti. Oggi varie esperienze di altre città capitali lavorano in gruppi con i nostri ragazzi. Abbiamo dato impulso al progetto, siamo a buon punto, c’è tanto entusiasmo dei giovani, la vera energia di questo regione. Oltre al build up, è partito l’open design school con la masterclass e stanno per partire le iniziative riguardanti il museo demoetnoantropologico". "La fase del build up del progetto Matera 2019 è centrale per tutto il percorso – ha dichiarato il direttore della Fondazione Paolo Verri – ed è una delle nostre legacy: produrre ed esportare contenuti culturali di livello nazionale ed europeo. È il momento di fare squadra. È il momento in cui mettere a frutto tutta l’esperienza passata di questi dieci anni in cui la Basilicata ha deciso di diventare una regione della cultura con Matera è diventata modello per tutto il Sud, l’Italia intera e l’Europa”. A Tito, fra i diversi ospiti stranieri, è intervenuto anche Chris Torch che ha fatto parte della direzione artistica di Matera capitale 2019 e membro del team Rijeka 2020. "Sono i cittadini la vera capitale della cultura. A Matera siamo all’inizio del processo. Matera 2019 - ha sottolineato Torch - rappresenta un’opportunità per creare una cultura aperta ed accessibile a tutti. La capitale europea non è un progetto della Basilicata ma un progetto dell’Europa. Ci sono persone che – ha spiegato Torch - pretendono un pezzo di torta. E’ sbagliato, dobbiamo condividere la torta tutti insieme. Dobbiamo riuscire a sviluppare le competenze giuste per ottenere fondi. Duemila anni fa nei teatri si discuteva di cose importanti, ci si confrontava per settimane, si dialogava e si prendevano decisioni. Vanno sviluppate le competenze interculturali. Il mondo cambia e ci dobbiamo muovere adattandoci alle nuove situazioni. Abilità linguistiche, curiosità e aperture sono l’opposto del localismo. La Basilicata è importante solo perché rappresenta un pezzo del mondo. Il nazionalismo è un terribile veleno che ha portato i cittadini della Gran Bretagna a lasciare l’Europa. La cultura – ha continuato- ha a che fare con minacce serie: i cambi del clima, le persone che non vanno a votare, gli europei che impacchettano prodotti che non producono nelle loro terre. Ciò che è locale può essere distribuito molto lontano. Dobbiamo essere capaci di estendere la nostra portata senza perdere la nostra identità. Le competenze sono il frutto di una cooperazione collettiva. Dobbiamo sforzarci di trovare l’universale nel provinciale. Tante piccole iniziative – ha puntualizzato – devono essere incorporate in un unico grande progetto. Dobbiamo realizzare una collana con tante perle. Fare tesoro – ha concluso Touch - delle esperienze delle altre capitali europee della cultura così come hanno consigliato Iker Tolosa, manager culturale di San Sebastian 2016 e Chris Baldwin direttore artistico di Wroclaw 2016 - affinchè questo progetto lasci delle eredità. Matera 2019 sarà una grande occasione per allargare e qualificare il pubblico della cultura”. Nella mattinata di oggi i creativi lucani si sono confrontati con le case-history locali (Nessuno Resti Fuori, Festival di teatro città e persone e Festival Potenza teatro Abito in Scena, Festival dei Paesaggi del Grano, Festival della divulgazione scientifica Liberascienza) e gli esperti europei (Torch di Rijeka2020, Iker Tolosa Donostia / San Sebastián 2016, Baldwin di Wroclaw 2016) su esperienze e sensazioni, analisi dei progetti e mentoring. I responsabili dei diversi tavoli di confronto hanno poi esposto i risultati del lavoro in un incontro con tutti i partecipanti. Hanno suscitato molto interesse i racconti di esperti internazionali che hanno parlato dei progetti realizzati nelle altre capitali europee della cultura. Progetti per costruire nuove reti, più aperte e internazionali, per valorizzare i sistemi legati al mondo della cultura, sia umanistica che scientifica. Tre i casi studio presentati : “Il Festival della divulgazione”, “Il festival del paesaggio di Grano” e “Nessuno Resti Fuori” oltre che tavoli di confronto a gruppi sotto la guida degli ospiti che hanno suggerito i modelli da adottare per la creazione di eventi culturali vincenti. “Divulgare significa raccontare – ha detto - Vania Cauzillo di Liberascienza , un’organizzazione nata nel 2010 da un gruppo di professionisti e ricercatori provenienti da background culturali distanti e differenti. L’appuntamento di Matera Capitale Europea della Cultura per 2019 – è stato ribadito - è una sfida non solo per la città, è la possibilità di sviluppo di un nuovo modello urbano a partire da valori ancora presenti in luoghi come Matera. Grande l’entusiasmo dei giovani presenti a Tito che si aspettano ora collaborazioni che possano aprire nuovi orizzonti. A tirare le conclusioni, oggi, a Tito, è stato Simone Tani dello staff del presidente del Consiglio dei ministri Matteo Renzi, che ha sottolineato la grande opportunità che Matera 2019 rappresenta non solo per la Basilicata ma per tutta l’Italia meridionale. “Il nostro lavoro – ha detto - è quello di seguire i progetti sul territorio che saranno monitorati costantemente per facilitarne la realizzazione. Garantiremo il massimo coordinamento e la massima coesione. Matera2019 è un progetto che coinvolge tanti ministeri. Il governo nazionale quando affronta un tema importante come questo pretende il massimo coordinamento inglobando nel discorso anche Anas e Ferrovie. “Matera – ha continuato - può divenire epicentro di un sistema, ha la potenzialità di proporre l’immagine di un’Italia meridionale diversa. Dobbiamo lavorare intensamente su questo progetto che può intessere nuovi rapporti con il Mediterraneo e con l’Europa. Il governo centrale punta molto sulla formazione dei giovani europei e lavora attivamente sullo sviluppo di progetti formativi a livello europeo. Il segreto per la riuscita di questi eventi consiste nella programmazione. Una buona programmazione che – ha concluso Tani - mescoli competenze, attitudini creative, capacità organizzative e che propongano buoni modelli di lavoro sul territorio. Siamo partiti con il piede giusto e sono certo che rispetteremo le scadenze previste”. Prossimo appuntamento al centro Tilt di Pisticci il 14 e il 15 luglio 2016.

Staff
Fondazione Matera-Basilicata2019

UIL-UILM: FCA MELFI DIVENTI A MARCHIO JEEP

“L’annuncio del responsabile del “brand Jeep”, Mike Manley, che a breve sarà avviato lo sviluppo di un nuovo sport utility più compatto di Renegade, da commercializzare nei mercati di tutto il Mondo, rafforza la nostra proposta che lo stabilimento di Melfi della Fca diventi a marchio Jeep”. E’ il commento dei segretari regionali della Uil Carmine Vaccaro e della Uilm Marco Lomio. In Nord America, come riconosce lo stesso ceo del marchio, la Renegade sta stupendo con risultati di vendita eccellenti e il nuovo modello che Jeep potrebbe presentare nei prossimi anni ricoprirà un ruolo vitale nell’espansione del brand in un Europa, dove l’obiettivo delle 200 mila unità vendute all’anno appare sempre più vicino, ed in Asia dove l’espansione di Jeep è appena iniziata con la produzione in Cina della Cherokee e della stessa Renegade.
Per questo l’unanime riconoscimento delle potenzialità della Basilicata rimane uno sterile atto di autocelebrazione se non siamo pronti a scendere in campo e a giocare in attacco, se non abbiamo intenzione di sporcarci le mani in prima persona, se l’impegno che siamo disposti a spendere è solo politico e di facciata. La Uil e la Uilm, pertanto, rinnovano la sollecitazione al Governatore Pittella perché – spiegano Vaccaro e Lomio - la Regione faccia fino in fondo la sua parte per non perdere questa forte opportunità che garantirebbe un futuro più solido allo stabilimento e ai lavoratori di Melfi. Si pensi alle grandi prospettive di nuova occupazione che un progetto di questo tipo può innescare e che richiede una forte strategia ed una solida regia. La Regione e la politica regionale possono fare molto per favorire programmi industriali ed investimenti a Melfi che, come testimonia l’ottima perfomance di vendite di Jeep Renegade e Fiat 500X, dispone di un polo industriale per auto ad alta produttività e ad alto valore aggiunto, grazie alle professionalità maturate negli anni, elementi strategici che compensano le storiche debolezze dell'industria italiana e aprono opportunità sul fronte del lavoro”. L’arricchimento della gamma di jeep della Fca nel corso dei prossimi anni rappresenta dunque l’occasione per raggiungere più obiettivi sul fronte occupazionale che vanno dalla stabilizzazione all’incremento dell’attuale forza lavoro sia pure accresciuta Non sfugga che secondo autorevoli osservatori a Melfi va formandosi una esperienza di lavoro di alto profilo destinata, se ben gestita, ad arricchire molto il territorio non solo in termini di Pil ma di capitale umano. Melfi, a suo modo, sembra essere la migliore risposta del "made in Italy" in quanto lo stabilimento lucano ha ormai raggiunto, standard qualitativi e quantitativi per diventare uno stabilimento a marchio JEEP a tutti gli effetti".

mercoledì 29 giugno 2016

PRESENTATO IL CAMPUS ARCHEOLOGICO DEL MEDITERRANEO

                                          

Si è svolta stamane la conferenza stampa di presentazione del Campus Archeologico del Mediterraneo che si svolgerà a Matera dal 3 al 10 luglio prossimi. Introducendo l’incontro, l’assessore alle Politiche giovanili Massimiliano Amenta ha spiegato: “La seconda edizione del Campus offre la possibilità ai ragazzi dai 6 ai 16 anni(circa 30) di fare un tuffo nella storia con l’aiuto di esperti e immedesimarsi in un’epoca del tutto particolare. Il progetto è stato sostenuto dai Fondi di Sviluppo e coesione. Il Comune ha creduto i n questo progetto tanto da immaginare di destagionalizzare questa esperienza, d’accordo con l’Università, inserendolo in un circuito permanente per promuovere una vera e propria scuola. All’edizione di quest’anno saranno presenti anche alcuni ragazzi provenienti dalla Turchia, a cui va la nostra solidarietà per l’attacco drammatico di poche ore fa all’aeroporto”. La prof.ssa Francesca Sogliani, direttrice della Scuola di specializzazione in Beni archeologici di Matera dell’Università di Basilicata ha descritto alcuni degli elementi principali del Campus: “Abbiamo accolto l’invito della società Chora e l’anno scorso abbiamo organizzato la prima edizione dell’iniziativa. Il successo ottenuto ci ha convinti a proseguire. L’evento è rivolto ai ragazzi dai 6 ai 16 anni. Punto centrale è il patrimonio archeologico della Basilicata e di questa città. La Scuola di specilizzazione in archeologia dell’Università accompagna con il proprio supporto perché vogliamo far cresecere nell enuove generazioni la conoscenza dell’archeologia, farli appassionare e far conoscere loro la storia di questo territorio”. Il programma prevede incontri, laboratori e lezioni che, in particolare, saranno affidate al prof. Alfio Tomaselli, esperto in archeologia sperimentale e visite al museo multimediale di Satriano. Nel suo intervento , Dimitris Roubis, direttore scientifico del Campus archeologico del Mediterraneo ha aggiunto: “Spesso l’archeologia viene identificata con personaggi come Indiana Jones o Lara Croft. In realtà si tratta di un’attività altamente scientifica che contiene di raccogliere informazioni del passato per descrivere la storia dell’uomo. Non solo oggetti – ha proseguito – e manufatti, ma ecofatti ovvero elementi dell’archeologia ambientale. L’operazione passa ora dai più piccoli che devono comprendere in cosa consiste l’archeologia moderna”. Elena Spagna, direttore organizzativo del Campus Archeologico del Mediterraneo si è soffermata sul programma: “Il Campus è un evento, per come articolato, unico in Italia e a livello internazionale che richiama l’attenzione di molti ragazzi che approfittano, insieme alle loro famiglie, per visitare Matera. L’organizzazione che svolge lo studio Chora (come già accaduto nel Salento) si muove ormai come una macchina ben oleata. La qualità è garantita dalla Scuola di specializzazione dell’Università e da numerosi esperti”. Infine Giuseppe Bonamassa, responsabile dell’Abulia Makers 3D si è soffermato sul ruolo che la società pugliese svolgerà nell’ambito del ricco programma riservato ai ragazzi: “Il settore dei beni culturali è uno dei più importanti del nostro territorio. Nell’ambito del programma del Campus ci occuperemo di un apposito appuntamento nel corso del quale si lavorerà su frammenti di ceramica che verranno elaborati in 3D”.

L'onorevole Latronico (Cor) su disagi Poste Italiane


On. Cosimo Latronico

“I Comuni dell'area sud della Basilicata continuano a subire un processo di sistematica spoliazione di servizi essenziali che indebolisce l'offerta verso le famiglie che risiedono in aree svantaggiate. La decisione di Poste italiane di ridurre i giorni in cui verrà assicurato il recapito postale nei Comuni di San Costantino, Noepoli, Terranova del Pollino, San Paolo e Cersosimo ha sollevato comprensibili proteste da parte di un comitato di cittadini dell'area della Val Sarmento promosso dall'architetto Maria Armentano”. Lo ha dichiarato l’on. Cosimo Latronico (Cor). “Presenteremo una interrogazione al governo perché si verifichi nei fatti il comportamento di Poste Italiane che per essere una società pubblica non può far prevalere solo logiche di mercato a danno di servizi sociali essenziali nelle aree del mezzogiorno. Incontrerò nei prossimi giorni i sindaci dell'area della Valsarmento per assumere iniziative adeguate per correggere queste decisioni e garantire servizi essenziali per i cittadini della zona”.

Nuove degustazioni alla Sagra più grande d’Italia

Castellaneta. Degustazioni di prodotti enogastronomici dell’eccellenza pugliese e musica di tanti generi sono il segreto del successo della Sagra da far'nedd e dei Sapori di Puglia Città di Rodolfo Valentino, la più grande d'Italia, che domenica 7 agosto 2016 torna nella magica cornice del centro storico di Castellaneta, organizzata dall’associazione Uni.Com.Art. di Castellaneta, sostenuta dalla Fondazione Rodolfo Valentino e patrocinata dal Comune di Castellaneta e dalla Regione Puglia Assessorato alle Risorse Agroalimentari. 

Anche quest’anno le degustazioni sono con un unico ticket che comprenderà anche il bicchiere ufficiale dell’evento con proverbi in vernacolo, realizzato a mano in ceramica tipica pugliese dal laboratorio artistico Vestita di Terlizzi (BA), oltre a una decina di degustazioni enogastronomiche, a cominciare dalla ‘far’nèdd’, la farinella di ceci quest’anno proposta in varie degustazioni;
Per il secondo anno il personal chef Francesca Maselli presenta la Focaccia Farcita by Castellaneta, solo con prodotti a km zero, quali farinella, cacioricotta, capocollo di Martina Franca e zucchine trifolate alla menta. Lo chef Ivan Giancola propone il Panino di Mare con tentacoli di polpo, insaporito con cipolla, peperoni, pomodori, olive, capperi e prezzemolo, una delle novità di quest’anno. 

Poi si prosegue con la degustazione dell’olio della terra del mito Acquasanta e Terrusi sul pane casereccio di Laterza delle Fornerie Laertine, vini pluripremiati delle Catine Zullo e dell’azienda Castria e, naturalmente, birra Raffo a fiumi della tradizione tarantina; anche quest’anno ci sarà il gelato tipico della città del mito, il Negus, preparato con spuma di spumone e cioccolato fondente dalla pasticceria Dolci Voglie di Castellaneta. Poi c’é la piazza della frutta dove si potrà degustare frutta di stagione dall’azienda agricola Valledoro. ‘Dulcis in fundo’ non poteva mancare l’amaro pugliese Fiume dell’azienda Licor di Putignano (BA) che è l’unica sagra a poter vantare. Questa sarabanda di prelibatezze servite all’ombra di vicoli, slarghi, pendii, chiese e palazzi storici é una formula vincente, data l’affluenza di migliaia di presenze della passata edizione, che quest’anno torna con altre novità enogastronomiche comprese in un unico ticket, scorcio di centro storico, e sensazioni tipiche delle melodie dei gruppi musicali che allietano la lunga sera della Sagra da far'nedd e dei Sapori di Puglia Città di Rodolfo Valentino. La Sagra da far'nedd e dei Sapori di Puglia Città di Rodolfo Valentino è giustamente considerata la più grande d’Italia con i suoi 2,5 km di percorso nel cuore della storia architettonica castellanetana. Inoltre sarà ampliato lo spazio espositivo riservato a commercianti del territorio con l’istallazione di numerosi stand per proporre prodotti e servizi di ogni genere legati al mondo dell'artigianato e dell'enogastronomia; la prenotazione degli stand é possibile telefonando al 320.9732857.

CONFARTIGIANATO: I MESSAGGI DELL’ ASSEMBLEA NAZIONALE

Maggiore coraggio di scommettere sul futuro del Paese puntando sulla qualita' del patrimonio imprenditoriale. E’ la parola d’ordine lanciata dall’assemblea nazionale di Confartigianato che si è svolta a Roma per celebrare i 70 anni della Confederazione, aperta da una relazione del presidente Giorgio Merletti. "Siamo ancora troppo l'Italia del gioco 'a catenaccio', a cui manca la spinta e l'ardire di giocare d'attacco" ha detto Merletti ricordando che "in gran parte non sono state attuate" le norme dello Statuto delle Imprese approvato all'unanimita' dal Parlamento. Insomma: un "Paese diviso tra sforzo di cambiare e conservazione burocratica". Il rischio e' che "dalla recessione si passa senza soluzione di continuita' alla stagnazione, se non si ha la capacita' di innovare". “Non possiamo essere soddisfatti del primo recupero del Pil registrato dall’Istat per il Mezzogiorno dopo sette anni di cali ininterrotti”: è il commento di Rosa Gentile, vice presidente nazionale di Confartigianato con delega al Mezzogiorno. In particolare, la ripresa del Mezzogiorno ha risentito in positivo della "considerevole" crescita registrata dal valore aggiunto nel comparto agricolo (+7,3%), ma "incrementi di un certo rilievo si osservano anche in quello del commercio, pubblici esercizi, trasporti, telecomunicazioni (+2,6%) e nelle costruzioni (+1,4%)". L'industria in senso stretto segna, invece, "una variazione quasi nulla, mentre il settore dei servizi finanziari, immobiliari e professionali è l'unico a presentare un calo (-0,6%)".
L’altra faccia della medaglia – continua Gentile – è che emerge dallo studio "L'attrattivita' percepita di regioni e province del Mezzogiorno per gli investimenti produttivi", pubblicato sull'ultimo numero della Rivista Economica del Mezzogiorno, trimestrale della Svimez è che gli industriali italiani continuano a percepire il Mezzogiorno come area più arretrata di quanto non sia in realtà e lamentano soprattutto la carenza di servizi di trasporto e la presenza della criminalità quali fattori che inibiscono l'insediamento di imprese. Andando a guardare nel dettaglio le diverse tipologie d'imprenditori coinvolti (piccole o grandi imprese, imprese del manifatturiero o dei servizi, imprenditori giovani o anziani, con livello di istruzione differente) il risultato non cambia: tutti valutano in modo negativo l'attrattività delle regioni meridionali. Nella percezione degli imprenditori il Sud si presenta come un blocco monolitico tendenzialmente uniforme e ostile: "l'esistenza di tanti, molteplici Sud, differentemente attrattivi, si legge nello studio, non e' contemplata. In altre parole, per le imprese del Paese gli svantaggi localizzativi nel Mezzogiorno non presentano differenziazioni territoriali". Politiche di investimento in infrastrutture di trasporto, politiche industriali e campagne specifiche di comunicazione sull'area sono – dice Gentile - gli strumenti necessari per aggredire la scarsa attrattività del Sud. In particolare, servono azioni “nel trasporto ferroviario, nella portualità, nell'intermodalità e nelle piattaforme logistiche" sia per potenziare l'accessibilità del Sud dall'esterno che per favorire la mobilità interna integrando a sistema le reti di trasporto meridionali. Per impedire la desertificazione industriale servono misure a sostegno delle imprese e azioni specifiche anticriminalità. Sono necessarie inoltre “strategie di comunicazione e promozione, a livello centrale e locale, che consentano di scardinare la cappa mediatica che oggi tende a mettere tutto il Sud sotto un unico cappello”. Le altre tematiche affrontate dall’Assemblea nazionale. La differenza del carico fiscale «tra Italia e Ue è sempre troppo elevato: 28 miliardi nel 2015. In pratica, gli italiani pagano 461 euro di tasse a testa in più l'anno rispetto alla media europea. E la somma di tutte le imposte e tasse pagate dall'impresa al lordo dei profitti, è pari al 64,8%, il più alto in Europa». A lanciare il monito è il presidente di Confartigianato Giorgio Merletti, che ritiene positive ma non sufficienti le misure adottate per attenuare il carico fiscale sulle imprese.
269 ORE PER GESTIRE GLI ADEMPIMENTI. Merletti precisa: «Non vediamo ancora i tanto attesi effetti concreti della riforma della pubblica amministrazione all'insegna della semplificazione. Tanti decreti Madia che si susseguono, ma scarsi o nulli effetti di reale cambiamento». Per l'86% degli imprenditori resta la complessità delle procedure amministrative. L'Italia è lontana dalla media del 62% registrata nell'Ue. Solo per gestire gli adempimenti fiscali servono 269 ore l'anno, 92 ore in più rispetto alla media dei Paesi Ocse.
METTERE MANO AL CUNEO FISCALE. Sul fronte del lavoro, prosegue Merletti, «abbiamo apprezzato le misure varate dal Governo con il Jobs Act ma non possiamo non rimarcare il profondo gap che ci divide dai maggiori Paesi industrializzati: in Italia il cuneo fiscale sul costo del lavoro dipendente arriva al 49% e supera di 13 punti la media Ocse. Con queste percentuali è davvero difficile rimettere in moto l'occupazione».
MERLETTI: «ATTUARE LE NORME». «Ci aspettiamo che nella prossima legge di stabilità siano attuate quelle misure di semplificazione e riduzione degli oneri previste nella delega fiscale e finora rimaste inattuate»; tra cui tassare i redditi delle imprese in contabilità semplificata secondo il criterio di cassa e non di competenza per poter pagare le tasse dopo l'incasso delle fatture; consentire la deducibilità totale dell'Imu sugli immobili strumentali; unificare Imu e Tasi in una imposta unica sui servizi; introdurre l'Iri, la nuova imposta sul reddito d'impresa, per dare concreti benefici fiscali a chi reinveste gli utili nella propria azienda.
«RIPENSARE GLI STUDI DI SETTORE». Inoltre «è necessario ripensare gli studi di settore. Il Governo, con le indicazioni di politica fiscale 2016-2017 emanate dal ministro dell'Economia Padoan, si è impegnato a revisionare gli studi per semplificarli e renderli più efficaci e attendibili. È l'occasione giusta -per ritrovare le finalità che li ispirarono nel 1993 e farli tornare, da armi di accertamento automatico, a strumenti per rafforzare la compliance con l'Amministrazione finanziaria, premiare la fedeltà fiscale, ridurre la pressione sugli imprenditori e migliorare la loro capacità produttiva».
65 MLD DI CREDITI VERSO LA PA. Merletti ricorda anche che con gli enti pubblici gli imprenditori hanno un conto in sospeso da 65 miliardi e mezzo. A tanto, infatti, ammontano i debiti commerciali accumulati dalla Pa a fine 2015 nei confronti delle aziende fornitrici. «Una montagna di denaro che è nostra ma che fatica a tornare nelle nostre aziende» ha detto il presidente di Confartigianato aggiungendo che, però «i cattivi pagatori non si annidano solo nella Pa. Le grandi imprese private sono sempre meno puntuali nel saldare le fatture alle Pmi, costrette a indebitarsi con le banche».
PER LE PMI FINANZIAMENTI RIDOTTI DI 11 MLD. Le imprese artigiane «non si sentono di condividere» le dichiarazioni di ottimismo da parte delle banche circa il rilancio dei prestiti alle imprese, «visto che, in quattro anni, dal dicembre 2011 allo stesso mese del 2015, i finanziamenti all'artigianato si sono ridotti di 11 miliardi», ha spiegato Merletti.
CON BREXIT IN FUMO 727 MLN. Confartigianato ha però parlato anche del tema caldo del momento, la Brexit, valutando l'impatto sulle Pmi. Secondo i dati dell'associazione di parla di 727 milioni di euro di mancate esportazioni italiane dei settori a maggiore concentrazione di piccole imprese nel Regno Unito. Negli ultimi 12 mesi (aprile 2015-marzo 2016) l'Italia ha esportato in terra britannica beni e servizi per 22.579 milioni di euro. Le esportazioni di prodotti manifatturieri nei settori a più alta concentrazione di Pmi sono pari a 7.538 milioni di euro, rappresentano il 33,4% dell'export complessivo Oltremanica e incidono per lo 0,52% del valore aggiunto italiano. L'alimentare è il settore di piccole imprese con maggiori vendite nel Regno Unito, con 1.972 milioni di euro, seguito da abbigliamento (1.381 milioni), pelle (1.051 milioni), mobili (939 milioni), prodotti in metallo (894 milioni), tessile (424 milioni), legno con 106 milioni.

BRAIA: RICONOSCIMENTO NAZIONALE ALLE OLIVE INFORNATE DI FERRANDINA

“Essere nuovamente riconosciuti per qualità tra le olive da mensa e da tavola - dichiara l’assessore alle Politiche agricole e forestali Luca Braia - è un ulteriore prova che la Basilicata, dopo l’approvazione della legge regionale sull’olivicoltura nel 2015, ha intrapreso la direzione giusta che è quella del forte legame identitario tra prodotto e territorio. Il prossimo 11 luglio in conferenza stampa presenteremo il marchio collettivo dell’olio lucano perché venga utilizzato sin dalla prossima campagna per valorizzare anche sul mercato la nostra qualità. Ancora un successo nazionale per la Basilicata e i suoi prodotti. Complimenti all’azienda Lacertosa per questo riconoscimento che va ad una impresa agricola organizzata e gestita tutta al femminile e che si distingue a livello nazionale per qualità dei prodotti e modernità degli impianti.” Le olive infornate di Ferrandina dell’azienda Giovanni Lacertosa – spiega il Dipartimento Politiche agricole e forestali - hanno trionfato al Concorso “Monna Oliva” per le migliori olive da tavola italiane, categoria “Grinze”. La premiazione è avvenuta ad Ascoli Piceno nel corso del “II Forum nazionale sulla produzione delle olive da tavola” al quale hanno preso parte i più importanti studiosi ed esperti a livello italiano del comparto. Per il Dipartimento Politiche agricole e forestali della Regione Basilicata, che sin dalla prima edizione ha patrocinato il concorso, presente Stefania D’Alessandro, componente del Comitato tecnico scientifico del Premio. L’Azienda Lacertosa, già vincitrice del Premio regionale Olivarum nel 2001 e finalista al Premio Ercole Olivario 2010, si estende per circa 60 ettari tra oliveti secolari e nuovi modernissimi impianti e ha una grande tradizione nella produzione di olive infornate da mensa, oltre che tre etichette di oli extravergini nel proprio repertorio. I prodotti sono molto apprezzati sui mercati sia locali che nazionali.
Nel corso del Forum si è discusso degli aspetti tecnici-economici delle olive italiane in salamoia di eccellenza tra cui la lucana Oliva Maiatica di Ferrandina, l’Oliva Ascolana e la Bella di Cerignola. Stefania D’Alessandro ha illustrato le caratteristiche del comparto olivicolo lucano, le peculiarità organolettiche dell’oliva maiatica che ha la duplice attitudine da olio e da tavola, il metodo di preparazione dell’oliva da mensa e gli aspetti qualitativi del prodotto. La Maiatica è diffusa nel cuore del territorio lucano, in particolare nei comuni di Ferrandina, Aliano, Calciano, Cirigliano, Craco, Garaguso, Gorgoglione, Oliveto Lucano, Salandra, San Mauro Forte, Stigliano, Tricarico e Missanello dove svolge una forte azione di protezione dell’ambiente, del paesaggio e produce un apprezzato olio extravergine. Nel segmento da mensa ha una lunga e illustre tradizione nell’agro ferrandinese che risale ai primi anni del secolo scorso quando l’oliva infornata veniva esportata negli Stati Uniti in particolare a New York dove era venduta sia nei negozi sia nei ristoranti di Little Italy. L’oliva da tavola porta sicuramente un valore aggiunto all’olivicoltura lucana. Per divulgarne la tecnica anche tra i produttori lucani di altri comuni, l’Ufficio produzioni vegetali del Dipartimento organizzerà corsi di formazione per diffonderne la produzione, le tecniche di conservazione e la commercializzazione.

martedì 28 giugno 2016

Pisticci, Ugl a sostegno dei lavoratori in mobilità.

“Siamo favorevoli a tagliare risorse inutili, a ripristinare le eventuali regole che non sono state rispettate ma speculare sulla miseria di un cittadino/lavoratore che deve garantire un minimo di sussistenza famigliare, questo non lo condividiamo. Ci riferiamo a quanto hanno portato a conoscenza Ugl, i 18 lavoratori in mobilità che da due anni prestano la propria opera alle dipendenze dell’Ufficio Tecnico Comunale e dove la neosindaco di Pisticci, Avv. Viviana Verri, con sconcerto, ha fatto sapere che sarebbe volontà dell’Amministrazione Comunale di non volersi fare carico dell’integrazione salariale di loro anzi, nel corso di un’incontro è stato chiesto ai lavoratori di continuare a prestare la propria opera senza nessun esborso da parte del Comune”.
Lo dichiara il segretario provinciale dell’Ugl Matera, Pino Giordano per il quale, “giustamente nel ricordare che la quota a carico del Comune ammonta a circa 500 euro mensile per lavoratore che va ad integrare l’indennità di mobilità erogata dalla Regione (700 euro circa), unitamente ai lavoratori esprimiamo l’amarezza e l’Ugl – aggiunge il sindacalista -, rimarca quanto la loro opera sia stata utile per i tanti interventi effettuati. Questa nuova amministrazione dovrebbe impegnarsi a recuperare le risorse per garantire alla comunità l’opera dei lavoratori in mobilità e non penalizzare sia il territorio tanto più, i padri di famiglia. Condividiamo, sposiamo la giusta causa e preoccupazione dei lavoratori, dove in un momento di perdurante crisi occupazionale auspichiamo che il Sindaco Verri possa trovare la soluzione che consenta la continuità lavorativa di tutti i 18 ed è evidente che – conclude Giordano - in caso contrario, l’Ugl invita il neosindaco a valutare bene che non potranno dare la loro disponibilità a lavorare gratis in quanto si sentono impegnati a garantire alle proprie famiglie il reddito minimo per un’esistenza dignitosa”.

Matera 2019, il “build up” parte da Tito

Oggi e domani al Centro Cecilia di Tito il primo ritiro di stile europeo per promuovere il percorso di “Build up” per la realizzazione del programma di Matera Basilicata 2019. Il prossimo appuntamento si terrà al Centro Tilt di Pisticci il 14 e 15 luglio prossimi. Matera 2019 rappresenta un’opportunità per creare una cultura aperta, in tutte le sue declinazioni. Lo ha sottolineato il sindaco di Tito Graziano Scavone aprendo i lavori della due giorni. “Un’ iniziativa che mira a valorizzare l’intero territorio lucano e la città di Tito farà la sua parte in questo processo, sempre a disposizione per altre occasioni di confronto e con una progettualità propria. 

Ci sono infatti tante operazioni in campo, il progetto “Satrianum” ne è un esempio. Giunto al XVII anno vede protagonista la scuola di Archeologia dell’Università di Basilicata e la città di Tito ospiterà un team di operatori provenienti da diverse parti del mondo”. Build up è uno dei primi step di Matera 2019. Un progetto di informazione e formazione per operatori culturali. Una costruzione della cassetta degli attrezzi per eventi culturali. Finalità di build up il coinvolgimento del pubblico, l’organizzazione di un progetto culturale efficace anche dopo il 2019 con le sue eredità. Un confronto aperto sul modello di costruzione attraverso le esperienze di altri operatori che hanno lavorato in altre capitali europee della cultura. Nel primo appuntamento Chris Torch che ha fatto parte della direzione artistica del Comitato Matera 2019 e che ha vinto il titolo di capitale europea della cultura con la città di Rijeka 2020; Iker Tolosa, manager culturale di San Sebastian 2016 e Chris Baldwin direttore artistico di Wroclaw 2016.
“La cultura deve tornare a far parte della vita di tutti i giorni come pratica messa in relazione con gli altri espressione creativa esercizio di un nuovo modo di apprendere e sentirsi cittadini”. Lo ha detto Paolo Verri, direttore di Matera 2019 spiegando alla platea gli obiettivi dei due appuntamenti sul Build Up. “Riannodare un filo con il percorso delle candidature – ha sottolineato - con le istituzioni culturali, il mondo dell’associazionismo, gli artisti e gli operatori. Adesso siamo in una nuova fase divisa in tre momenti. Il primo, quello attuale, riguarda l’organizzazione. Seguiranno le fasi della produzione e della distribuzione. La formazione durerà fino alla prima metà del 2017 e sarà suddivisa in tre grandi aree: produttori di contenuti, coinvolgimento del pubblico e pubbliche amministrazioni”. Verri ha annunciato che ci saranno altri momenti di studio e che saranno pubblicati diversi bandi che coinvolgeranno centinaia di persone. La selezione terrà conto dei criteri motivazionali e della coerenza con il programma. “E’ necessario – ha spiegato Verri - mettere in rete tutto il territorio. Oggi con il build up impariamo a farci delle domande più che a dare risposte, riconoscendo i bisogni con una filosofia chiara, con un masterplan sul quale operare per capire come mettere insieme la dimensione locale con quella europea.
L’uscita della Gran Bretagna dall’Unione europea deve spingerci a lottare ancora di più a favore dei valori di coesione. Un’Europa più vicina ai cittadini dove il ruolo della cultura deve rafforzarsi partendo dalle piccole comunità. Dobbiamo metterci in gioco - ha concluso Verri. Ritengo che Matera sia il polo, l’hub del sud Italia che riuscirà a trainare altre regioni in questo processo culturale. Nel Mezzogiorno si registra appena il 12 per cento della produzione culturale così come sono esigui i dati del turismo. Tanti ragazzi del sud guardano positivamente alla Città dei Sassi perché rappresenta una straordinaria opportunità”. L’incontro proseguirà domani, 29 giugno, sempre al “Cecilia” di Tito.

Fondazione Matera-Basilicata2019

FISASCAT: DIFENDERE I DIRITTI ANCHE DI CHI LAVORA NEI CENTRI DI ACCOGLIENZA PER MIGRANTI

Blanca: "Da un lato si discute dei diritti dei migranti, dall’altro si calpestano i diritti dei lavoratori italiani. Noi lavoriamo per rispettare i diritti di tutti".

Si inasprisce il confronto tra sindacato e prefettura sulla vertenza che interessa 46 addetti di tre centri di accoglienza per migranti, a rischio licenziamento a seguito della procedura di cambio di appalto. La Fisascat Cisl ha infatti proclamato oggi lo stato di agitazione del personale coinvolto con la conseguente richiesta alla prefettura di convocare urgentemente il cosiddetto tavolo di raffreddamento. La segretaria generale Aurora Blanca punta l’indice con la prefettura, “colpevole di non aver inserito la clausola sociale nel bando di appalto, scelta che ora mette a rischio il posto di lavoro di 46 lavoratori italiani in quanto le ditte che subentreranno dal 1° luglio - sottolinea la sindacalista - al momento sembrerebbero orientate ad impiegare altro personale e non quello già impegnato nell’appalto. È singolare - continua la segretaria della Fisascat - che mentre da un lato si discute dei diritti dei migranti, dall’altro si calpestino i diritti dei lavoratori italiani. Noi lavoriamo per rispettare i diritti di tutti”. La sindacalista contesta inoltre la scelta della prefettura di non convocare le ditte subentranti all’incontro fissato per domani alle 11.30. Per Blanca “devono essere convocate tutte le ditte aggiudicatarie per poter trovare congiuntamente tutte le soluzioni opportune al mantenimento dei livelli occupazionali e ad evitare un precedente unico e grave a livello nazionale, precedente che metterebbe a rischio tutti i futuri cambi di appalto delle stazioni pubbliche”. Blanca ricorda infine che “anche il nuovo codice degli appalti fa esplicito riferimento alla clausola sociale che serve a garantire la continuità occupazionale e il mantenimento delle competenze e delle professionalità”.

Assunzioni al Comune di Matera: il Movimento 5 stelle chiede chiarezza

Il portavoce del MoVimento 5 Stelle, Antonio Materdomini, fa alcune considerazioni sulle procedure utilizzate per l'assunzione a tempo determinato di 27 unità di diversi profili e categorie presso il Comune di Matera. Non può non sottolinearsi che, dalla semplice lettura degli atti deliberativi adottati dalla giunta De Ruggieri (delibera n. 140 del 27/4/2016 e la successiva delibera n. 154 del 12/05/2016), risultano evidenti delle incongruenze, che potrebbero indurre a pensare alla volontà di giungere alla dichiarazione di “emergenzialità” e al conseguente rischio di perdita dei finanziamenti, per legittimare il ricorso a graduatorie di altri enti della Basilicata a discapito dei cittadini materani.
Con la prima delibera, la Giunta ha adottato il piano di programmazione triennale prevedendo l’assunzione di n. 27 unità lavorative con diversi profili, mentre con la successiva delibera per “esigenze di celerità” ha autorizzato il ricorso a graduatorie di altri enti della Basilicata. Il Segretario Generale è stato delegato alla gestione della procedura sia per avviare l’indagine conoscitiva negli altri Comuni della regione sia per far dotare successivamente il Comune di Matera di un proprio bando pubblico per le prossime assunzioni. In mancato ossequio delle più elementari norme vigenti sulla trasparenza degli enti pubblici, ad oggi, 28 giugno 2016, nessun documento ufficiale è consultabile sul sito web del Comune e nella sezione “amministrazione trasparente”, mentre da notizie informali sembrerebbero già in dirittura d’arrivo le prime assunzioni nei vari settori individuati nelle ridette delibere. Si invita, quindi, il Sindaco a fare chiarezza sull’intera vicenda e, nel frattempo, a sospendere le procedure avviate, che apparirebbero viziate da eccesso di delega e, forse, da abuso di discrezionalità. Sarebbe utile, inoltre, conoscere l’attività “d’indagine conoscitiva” svolta dal Segretario Generale, le relative date di svolgimento, le date delle risposte e i relativi contenuti. I Cittadini hanno diritto di sapere come mai in tutti questi mesi non si è provveduto a predisporre gli atti necessari per attivare procedure di selezione pubblica utili a dotarsi di proprie graduatorie, così da venire incontro alle legittime aspettative dei materani che potrebbero aspirare a ricoprire le posizioni previste. Considerati i tempi medi dei concorsi pubblici, sarebbe stato possibile ridurre il rischio di dover continuamente fare ricorso a graduatorie di altri enti con il pericolo di veder cambiare ogni sei mesi il personale ritenuto idoneo a discapito dell’efficacia della qualità del servizio da svolgere.

Antonio Materdomini
Movimento 5 stelle Matera

COLDIRETTI, AL SUD CRESCONO OCCUPATI IN AGRICOLTURA



Coldiretti Basilicata, alla luce dei dati diffusi nelle scorse ore dall’Istat, evidenzia come nonostante la crisi che anche in regione ha colpito duramente il comparto ortofrutticolo, crescono gli occupati in agricoltura, grazie soprattutto all’ortofrutta e al pomodoro coltivati nel Metapontino e nel Vulture Melfese, ma anche grazie al turismo legato alle aziende agricole, come è il caso degli agriturismo. Si tratta di dati positivi dai quali si evidenzia che quello primario è il settore più dinamico in Basilicata e che rendono merito ad una linea portata avanti dalla Coldiretti contro il caporalato e che mettono in trasparenza i rapporti di lavoro in agricoltura. In generale la crescita nell’intero Mezzogiorno è del 3,3% nel 2015 sotto la spinta dell’aumento record del valore aggiunto agricolo (+7,3%). L’occupazione nei campi cresce infatti a livello nazionale del 2,2% perché – sottolinea la Coldiretti -l’agricoltura italiana ha prodotto nel 2015 il valore aggiunto più elevato d’Europa grazie ad un incremento del 3,8%. 
La rinnovata centralità acquisita dal settore è confermata dal fatto che il valore aggiunto– precisa la Coldiretti - cresce in agricoltura quasi il triplo dell’industria (1,3%) e quasi 4 volte quello del commercio (+0,8%) contribuendo alla crescita prodotto interno lordo dello 0,8% nel 2015. Il modello produttivo dell’agricoltura italiana – spiega la Coldiretti - è campione anche nella produzione di valore aggiunto per ettaro che è più del doppio della media UE-27, il triplo del Regno Unito, il doppio di Spagna e Germania, e il 70% in più dei cugini francesi. Un primato - sostiene la Coldiretti - messo a rischio nel 2016 dal calo dei prezzi riconosciuti agli agricoltori che per molte produzioni non riesce neanche a coprire i costi a causa delle distorsioni nella filiera che sottopagano il lavoro agricolo. La campagna italiana – conclude la Coldiretti - è diventata la più green d’Europa con il maggior numero di certificazioni alimentari a livello comunitario per prodotti a denominazione di origine Dop/Igp, la leadership nel numero di imprese che coltivano biologico ma anche la minor incidenza di prodotti agroalimentari con residui chimici fuori norma e la decisione di non coltivare organismi geneticamente modificati.

LE GRANDI MOSTRE NEI SASSI

LASCALETTA LOGO INTESTAZXXIX EDIZIONE
CHIESE RUPESTRI MADONNA DELLE VIRTÙ E SAN NICOLA DEI GRECI
Matera, 29 Giugno-6 novembre 2016
LE SCULTURE DI PIETRO GUIDA A MATERA


Mercoledì 29 giugno, ore 19.00, si inaugura a Matera, nelle chiese rupestri Madonna delle Virtù e San Nicola dei Greci, la XXIX edizione della rassegna di scultura contemporanea“Le Grandi Mostre nei Sassi”, organizzata dal Circolo La Scaletta, in collaborazione con la Soc. Coop. Cave Heritage - Arte, Cultura e Turismo. L’iniziativa culturale, tra i consolidati appuntamenti della città, quest’annoospita la mostra personale di Pietro Guida. “Racconto di un popolo di statue” è il titolo dell’esposizione composta da quarantuno sculture in cemento e gesso, realizzate tra il 1947 e il 2016. L’opera più recente, ispirata al mito di Pigmalione, viene esposta per la prima volta nella rassegna materana. Pietro Guida, nato a S. Maria Capua Vetere ( Caserta), vive e lavora a Manduria (Taranto) dal 1949. Consegue il diploma di scultura nel 1947, in quegli anni aderisce al “Gruppo Sud”,diventando uno dei protagonisti di quella “primavera” napoletana, che si snoda attraverso eventi artisticie manifestazioni culturali. Alla fine degli anni Cinquanta si afferma nel panorama artistico del dopoguerra. La sua produzione figurativa è esposta in importanti mostre personali e collettive, tra cui ricordiamo la partecipazione alla VII e VIII edizione della Quadriennale Nazionale d’Arte di Roma e la personale nella prestigiosa “Galleria del Cavallino” di Venezia”. Il lungo percorso artistico dello scultore, che ha attraversato l’intero Novecento, è caratterizzato da differenti momenti espressivi: dall’arte figurativa degli esordi(1950-1960) al periodo astratto- costruttivista (1960-1975), fino al ritorno ad una plastica figurativa, con una prima fase che indulge alla piacevolezza, andata perlopiù distrutta, fino alla produzione degli ultimi anni. Lamostra, curata dal prof. Tommaso Strinati, comprende opere a tema mitologico come, “Apollo e Dafne”1996,“Il Minotauro e la fanciulla” 2005,“Leda e il cigno” 1997, “Il mito di Endimione”1999e “Orfeo e Euridice” 2007in abiti moderni. Nei suggestivi ambienti rupestri del Sasso Barisano il mito si fonde alla realtà, narrata, ad esempio, dalle opere “Al balcone”, “Borghesi” 2003,“Tenerezza”1994, “Amanti”1991, “Tango”2007 e “Rock’n’roll” 1995. Il racconto di un’umanità immobile e palpitante, che esalta la bellezza e la sensualità femminile, con sculture come: “Donna in rosso”2015, “Frammento 2” 1984, “Tenda e figura 2”2011 e“Estasi”1990.
“Sono contrario alla piacevolezza nell’arte- afferma Guida- nella scultura l’artista deve sapere quando fermarsi, per non rischiare di cadere nel piacevole, nell’eccessiva rifinitura”.
Dal 1978 il Circolo La Scaletta organizza la rassegna espositiva che, negli anni scorsi, ha ospitato artisti come: Consagra, Melotti, Martini, Cambellotti, Fazzini, Matta, Milani, Andreotti, Kolìbal, Negri, Raphael, Mascherini, Hare, Viani, Mirko, Lassaw, Azuma e altri ancora, oltre alle edizioni delle Biennali di Scultura Contemporanea dedicate all’Italia, all’America e alla Francia. Una storia quasi trentennale della mostra, che ogni anno richiama nella città dei Sassi un turismo culturale e di qualità, confermandosi tra i più importanti eventi italiani di arte contemporanea. La XXIX edizione de “Le Grandi Mostre nei Sassi” apre un importante triennio per la manifestazione, che culminerà nel 2019, anno in cui Matera sarà Capitale Europea della Cultura, con l’arrivo di esponenti del mondo dell’arte di rilievo internazionale. La rassegna ha il patrocinio del MiBACT, della Regione Basilicata, della Fondazione Matera- Basilicata 2019, dell’ APT Basilicata, della Provincia, del Comune, della Camera di Commercio e della Fondazione Zétema di Matera. È resa possibile grazie al sostegno del main sponsor: Total E&P Italia, degli sponsor: Attilio Caruso, agente generale Unipol Sai, Bawer, Cementeria Matera- Italcementi Group e i contributi delle aziende materane Frascella Emanuele s.r.l. e Stella All in one s.r.l.e della Soc.Coop. Cave Heritage. Il catalogo con le foto delle opere esposte, come di consueto, è curato da Giuseppe Barile Editore. La mostra resterà aperta fino al 6 novembre 2016, con i seguenti orari:
dal 29 giugno al 30 settembre, tutti i giorni, con orario continuato 10-20;
dal 1 ottobre 10-13.30 e 15.00-18.00.
Ingresso: intero 5,00 euro- ridotto 3.50
Ridotto per studenti fino a 24 anni, over 70 e soci FAI.
La gestione della mostra è garantita dalla Soc. Coop. Cave Heritage- Arte Cultura e Turismo
Per informazioni: 377.4448885; info@caveheritage.it

PISTICCI: i lavoratori in mobilità domani 29 giugno incontrano il sindaco Verri

In occasione dell’incontro convocato dal neosindaco di Pisticci, Avv. Viviana Verri, abbiamo appreso con sconcerto la volontà dell’Amministrazione Comunale di non volersi fare carico dell’integrazione dell’indennità di mobilità dei 18 lavoratori in mobilità che da due anni prestano la propria opera alle dipendenze dell’Ufficio Tecnico Comunale. Nel corso dello stesso incontro è stato chiesto ai lavoratori di continuare a prestare la propria opera senza nessun esborso da parte Comune. Nel ricordare che la quota a carico del Comune ammonta a circa 500 euro mensile per lavoratore che va ad integrare l’indennità di mobilità erogata dalla Regione (700 euro circa), i lavoratori esprimono la loro amarezza e rimarcano quanto la loro opera sia stata utile per i tanti interventi effettuati. Il miglior riconoscimento in tal senso è stato riconosciuto dall’amministrazione comunale uscente che si è sempre impegnata e reperire le risorse per garantire alla comunità l’opera dei lavoratori in mobilità. In un momento di perdurante crisi occupazionale auspichiamo che il Sindaco Viviana Verri possa trovare la soluzione che consenta la continuità lavorativa di noi lavoratori e che nel prossimo incontro convocato mercoledì 29 giugno p.v. ci possa comunicare notizie in tal senso. È evidente che in caso contrario non potremo dare la nostra disponibilità a lavorare gratis in quanto ci sentiamo impegnati a garantire alle nostre famiglie il reddito minimo per un’esistenza dignitosa.

Pisticci 28 giugno

I lavoratori in mobilità
del Comune di Pisticci

Onorevole Latronico (Cor) su dl banche con intervento video

On. Cosimo Latronico

“In questi mesi abbiamo indicato la fragilità strutturale di parti rilevanti del sistema bancario italiano: non solo il problema dei crediti deteriorati, ma anche l'esposizione delle nostre banche rispetto al debito pubblico italiano. Abbiamo sottolineato la necessità di una capillare campagna di informazione a favore dei risparmiatori, perché venissero differenziati gli investimenti, che sono, poi, il risparmio degli italiani. Abbiamo segnalato la necessità di una trattativa serrata e non scontata, anche questa, con le autorità europee, perché l'Italia facesse ricorso al Fondo interbancario di tutela dei depositi – denaro privato, non pubblico – per una iniezione di capitale a favore delle banche sofferenti. Invece, il Governo si è accontentato del «no» europeo, un «no» non discusso. Abbiamo chiesto una migliore preparazione e una diversa tempistica nel passaggio al sistema del bail-in”. Lo ha dichiarato l’on. Cosimo Latronico (Cor) a proposito del dl banche. “Questo decreto-legge si preoccupa di favorire la riscossione dei crediti da parte delle banche, introducendo procedure più veloci che si potranno rilevare potenzialmente letali per le imprese: non crediamo che i risparmiatori saranno contenti nell'apprendere che il criterio di concessione dei risarcimenti dovrà scontare limiti temporali e parametri di reddito. Questo decreto-legge risulta essere uno strumento inadeguato per sostenere le piccole e medie imprese, che non agganciano la ripresa, proprio a causa del sistema creditizio che fatica ad accompagnarla: la imponente liquidità iniettata dalla BCE non si è trasferita nel sistema economico e produttivo del Paese, è rimasta nei forzieri delle banche, o al più ha finanziato l'acquisto di titoli di debito pubblico”.
Intervento Aula 28 giugno Dichiarazione di Voto Fiducia
" Decreto legge in materia di procedure esecutive e concorsuali, nonché a favore degli investitori in banche in liquidazione"

AL BORGO PICCIANO B SISTEMA IDRICO E FOGNARIO EFFICIENTE

Si è svolto questa mattina un sopralluogo congiunto di Acquedotto Lucano, Comune, Corpo Forestale e rappresentanti dei cittadini.


Il funzionamento dell’intero sistema idrico e fognario del borgo Picciano B, a Matera, è stato sottoposto ad una puntuale verifica nel corso di un sopralluogo che si è svolto questa mattina. Oltre ai tecnici di Acquedotto Lucano, vi hanno preso parte tecnici del Comune di Matera, esponenti del Corpo Forestale dello Stato e rappresentanti dei cittadini.
Il sopralluogo si è reso necessario a seguito delle sollecitazioni pervenute da parte di alcuni abitanti che lamentavano il non regolare funzionamento del sistema idrico integrato, e in particolare della vasca Imhoff. 
La verifica congiunta di tutte le parti del sistema - dalle condotte ai pozzetti alla stessa vasca di depurazione - ha consentito di appurare che il sistema nel suo complesso è efficiente e funziona correttamente. La vasca Imhoff ed i collettori fognanti, in particolare, sono stati realizzati da Acquedotto Lucano ed hanno ottenuto l’autorizzazione allo scarico nel 2011. L’intervento si era reso necessario proprio per superare le carenze strutturali del borgo Picciano B, presso cui risiedono una sessantina di abitanti e che in precedenza era sprovvisto di qualsiasi sistema di depurazione: gli scarichi arrivavano direttamente nel Fosso Santo Stefano.

Presidio in piazza Mario Pagano a favore di nuove politiche per i Migranti

Si è svolto oggi in piazza Mario Pagano a Potenza il presidio unitario di CGIL, CISL e UIL Basilicata in occasione della Giornata di mobilitazione a favore delle Politiche per i Migranti. Tre i punti di intervento: permessi più lunghi, contrasto al lavoro nero, sospensione dell’ulteriore contributo sui permessi di soggiorno. La crisi economica in Italia ha colpito duramente anche il lavoro degli stranieri: il loro tasso di disoccupazione ha ormai raggiunto quota 17%. Oltre a questo dramma, che accomuna tutti i lavoratori, gli immigrati vedono però messa in discussione anche la propria permanenza regolare sul territorio nazionale: se non trovano un nuovo lavoro, perdono anche il permesso di soggiorno.

Molti vanno all’estero a cercare occupazione, altri fanno rientro nel proprio Paese d’origine, ma la maggior parte di loro finisce nella trappola del lavoro sommerso e viene quindi risospinta nell’illegalità. In attesa di risposte dal governo nazionale, CGIL, CISL e UIL di Basilicata sono scesi in piazza per chiedere di prorogare a due anni la durata del permesso di soggiorno per attesa occupazione; sanare le posizioni dei migranti che hanno già perso il permesso di soggiorno; effettuare una lotta seria per il contrasto al lavoro nero; dare delle indicazioni univoche alle Questure finché il permesso venga rinnovato correttamente e in maniera omogenea su tutto il territorio nazionale, procedere ad una applicazione coerente della recentissima sentenza del TAR del Lazio che riconosce la sospensione dell’ulteriore contributo sui permessi di soggiorno.

Fallimenti, subentri, contenziosi e “marciume diffuso”: i lavori sulla Bradanica si fermano ancora.

La maledizione sui trasporti e le infrastrutture lucane continua: a pochi chilometri dal traguardo, per l’ennesima volta, si sono fermano i lavori del I° Tronco - I° lotto della strada statale “Bradanica”, proprio alle porte della Città dei Sassi. Siamo davanti all’ennesima storia fatta di imprese fallite, subentri e contenziosi, tutti ingredienti che non mancano mai nelle dinamiche arrugginite e fallimentari che caratterizzano i lavori pubblici. A pagarne le conseguenze sono sempre e solo i cittadini: agli operai che rimarranno a casa si aggiunge l’ennesimo ritardo nel completamento di un asse strategico e importantissimo per il territorio lucano e non solo. La Aleandri, subentrata all’associazione temporanea di imprese aggiudicataria dell’appalto nel lontano 2010, avrebbe fatto sapere di aver concluso la parte dei lavori che le spettavano da contratto. Nessuna notizia certa su chi dovrà farsi carico della parte restante dei lavori quindi, nessuna certezza per i lavoratori impeganti sul cantiere. Sono queste le ragioni che hanno portato le sigle sindacali allo sciopero e al blocco dei lavori. A questa situazione si aggiunge il contenzioso in atto tra Aleandri e ANAS: Aleandri si rifiuta di pagare una penale di 4,9 milioni di euro ereditata al momento del subentro e ne chiede 130 ad ANAS per una serie di lavori mai corrisposti. Una matassa difficile da sbrogliare, ma che merita una soluzione immediata che di sicuro non può arrivare attraverso annunci sterili come quelli lanciati nei giorni scorsi dal Sindaco di Melfi. Noi vogliamo che sia la Regione a dire cosa si intende fare per portare finalmente a compimento dei lavori che dovevano essere ultimati già da anni. Questo asse viario è importante non solo per l’appuntamento di Matera 2019, ma per tutti i comuni che su quella strada si affacciano e che la considerano un importante aggancio alla rete autostradale nazionale. Purtroppo per i cittadini, gli attori istituzionali di questa vicenda non sembrano avere la giusta autorevolezza per risolvere in breve tempo la questione: Pittella è impantanato in una sanguinosa guerra di partito che ha portato alle dimissioni dei tre Assessori ‘tecnici’ (Braia è saldamente incollato alla poltrona); sull’ANAS pesa l’inchiesta “Dama nera” che qualche mese fa ha scoperchiato il “marciume diffuso” per l’assegnazione degli appalti all’interno dell’ente e nella quale compare il nome della ditta Astaldi, la quale sarebbe coinvolta in un giro di mazzette che collegato agli stessi appalti della Bradanica.

Gianni Perrino
Portavoce M5S Basilicata - Consiglio

CONSEGNE DELEGHE ASSESSORI, COMUNICAZIONI DI PITTELLA IN CONSIGLIO

Il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, ha tenuto oggi in Consiglio regionale una comunicazione su quanto è emerso al termine della riunione della Giunta regionale di ieri.

“Alla luce di una lettura approfondita e molto costruttiva sui contesti politici regionali e nazionali – ha detto Pittella – gli assessori Berlinguer, Liberali e Franconi, con un atto di assoluta responsabilità, hanno rimesso le deleghe nelle mie mani, ritenendo, per certi versi, superata l’esperienza della giunta tecnica. Gli stessi però – ha aggiunto Pittella – continueranno nel lavoro che quotidianamente dobbiamo assicurare come governo regionale, fino alla composizione del nuovo esecutivo. Ho accolto questa loro disponibilità, perché sono consapevole che il tempo della responsabilità della politica sia giunto. Partiranno nelle prossime ore le necessarie interlocuzioni a 360 gradi nelle quali capiremo, per riportarlo poi in Consiglio, quali potranno essere le migliori soluzioni possibili. Ho avuto modo di ringraziare gli assessori, per il lavoro a cui sono stati chiamati. Un lavoro difficile per chiunque, a maggior ragione per loro che non sono della Basilicata. E’ stato anche per me motivo di soddisfazione e di gioia – ha sottolineato Pittella - l’aver conseguito, tra luci ed ombre come accade a qualunque Governo, soprattutto in un tempo difficile come questo, molti risultati e di aver individuato quelli che ci auguriamo di poter raggiungere in seguito. Abbiamo raggiunto performance positive in tanti campi inediti per la politica regionale e a volte anche italiana. Ho recuperato anche la soddisfazione e la gioia di ricevere un sentito ringraziamento da parte loro, anche perché la nostra gente è stata molto affettuosa e calorosa, non risparmiando, al contempo, sottolineature, commenti e, a volte, benevoli rimproveri. Per chi si trapianta, per due anni e mezzo, in un tempo come questo, in una regione complessa come la nostra, va sottolineata una parola su tutte che è un grazie corale per la responsabilità dimostrata. Spero che queste ore e questi giorni – ha concluso Pittella – consegnino alla maggioranza, innanzi tutto, e poi e al Consiglio regionale la risposta ulteriore che ci accompagnerà nelle sfide d’autunno e nelle sfide programmatiche che ci condurranno a fine legislatura”.

MOBILITA’ PER IL 2 LUGLIO. ECCO COME FUNZIONERA’

Presentate dall’assessore Valeriano Delicio le misure che riguarderanno la mbolità e i trasporti il prossimo 2 luglio. All’incontro erano presenti il sindaco Raffaello de Ruggieri, il maggiore della Polizia locale Paolo Milillo, il consigliere Maria Teresa vena, delegata del sindaco all’interno del Comitato Maria Santissima della Bruna e Enzo Magistà della società di trasporti Miccolis. Nel corso dell’incontro l’assessore Delicio ha sottolineato la necessità di mutuare, per molti veri, ciò che è accaduto in ocacsione del Capodanno pur in presenza di una utenza differente che affollerà le aree del centro storico a cominciare dalle prime ore del giorno, in occasione della processione dei Pastori. La zona Granulari, nell’area Paip 2, verrà utilizzata ancora una volta come area di scambio dove le auto potranno parcheggiare, utilizzando i bus navetta che raggiungeranno gratuitamente e per tutto il giorno (fin dopo la fine dei fuochi pirotecnici) il centro storico. Un invito ai materani a non utilizzare l’auto è stato lanciato non solo dall’assessore, ma anche dal responsabile della società Miccolis che ha sottolineato quanto la mancanza di trafffico automoblistico contribuisca ad accelerare le corse dei mezzi speciali che saranno in servizio. Per tutto il giorno anche i varchi previsti nei Sassi verranno chiusi per evitare la cattiva abitudine di parcheggiare al mattino presto negli antichi rioni, lasciando le auto fino a notte fonda, contribuendo al congestionamento dell’area. Appositi link sul sito del Comune (www.comune.mt.it) consentiranno di verificare in tempo reale la disponibilità e l’ubicazione dei parcheggi, dei bagni pubblici e i percorsi dei trasporti pubblici. Nel corso dell’incontro Giuseppe Casino e Eustachio Cuscianna, dell’associazione Novaurora, hanno illustrato l’iniziativa di sensibilizzazione che si svolgerà in concomitanza con questa giornata di festa. L’iniziativa “Ambientamoci” è stata realizzata in collaborazione con Matera Inside & Schegge di Sassi. Il 2 luglio, infatti, il Parco Papa Giovanni Paolo II, il Parco del Castello e Piazza S. Pietro Caveoso, dall’alba e per tutto il giorno, conteranno sulla presenza di ragazzi che vigileranno sul corretto smaltimento dei rifiuti delle attività commerciali e della sensibilizzazione all’ecosostenibilità e alle scelte consapevoli.

"PROPOSTE DI ECONOMIA SOSTENIBILE IN VAL D’AGRI. SUPERARE LE ESTRAZIONI PETROLIFERE E VALORIZZARE LE RISORSE LOCALI".

PIERNICOLA PEDICINI
Capo delegazione del M5s al Parlamento europeo
Coordinatore della Commissione ambiente e sanità


"PROPOSTE DI ECONOMIA SOSTENIBILE IN VAL D’AGRI. SUPERARE LE ESTRAZIONI PETROLIFERE E VALORIZZARE LE RISORSE LOCALI". SABATO 2 LUGLIO CONVEGNO A VILLA D'AGRI CON STUDIOSI E ESPERTI DEL SETTORE.

In Val d'Agri non ci sono solo il petrolio e lo scempio perpetrato dalla cattiva politica e dalle commistioni lobbistiche, clientelari e affaristiche. Dopo l'inchiesta giudiziaria Trivellopoli, che sta, finalmente, mettendo in luce le battaglie del M5s, dei cittadini e delle associazioni ambientaliste contro le estrazioni petrolifere, l'inquinamento ambientale e i danni alla salute pubblica, i comuni della Val d'Agri non possono continuare a subire il ricatto delle trivelle a tutti i costi. Per tale ragione, questi territori devono tornare alla propria vocazione storica, economica, sociale e culturale e basare il proprio sviluppo e la propria crescita sul rilancio delle produzioni tipiche locali, sul turismo rurale e ambientale e su progetti di riconversione ecosostenibili legati a politiche innovative di economia circolare sostenute dall'utilizzo dei fondi europei. Per analizzare queste tematiche, il portavoce eurodeputato del M5s-Efdd Piernicola Pedicini ha promosso un convegno-confronto sul tema "Proposte di economia sostenibile in Val d’Agri e opportunità offerte dall'Unione europea. Come superare il modello di sviluppo basato sul petrolio per intraprendere un percorso di tutela e valorizzazione delle risorse locali". L'iniziativa si svolgerà presso l'Hotel Sirio di Villa d'Agri, sabato 2 luglio prossimo alle ore 16:30. All'incontro interverranno esperti e studiosi che da anni si occupano del tema estrazioni petrolifere in Val d'Agri e ci saranno interventi dedicati a specifiche proposte di rilancio e di riconversione del territorio, nei settori agricoltura, turismo e sviluppo ecosostenibile. Piernicola Pedicini si soffermerà sul tema economia circolare e sostenibile.
Inoltre interverranno rappresentanti dei sindaci della Val 'd'Agri e verrà presentata l'esperienza portata avanti nell'area della Terra dei Fuochi in Campania dove si stanno attuando con successo iniziative di valorizzazione e rilancio dei prodotti tipici locali.
Dopo il convegno ci sarà un'esposizione dimostrativa e una degustazione di prodotti tipici della Val D’Agri.
Il programma dettagliato degli interventi e dei temi è il seguente:
- Enzo Alliegro - Petrolio e sviluppo ecosostenibile. Origine e declino di un mito.
- Davide Bubbico - L’Impatto occupazionale delle attività petrolifere e lo sviluppo locale in Val D’Agri.
- Antonio Alberti - Proposta di superamento del conflitto tra ambientalisti ed Eni.
- Rappresentanti dei sindaci Val D’Agri - Quale futuro è auspicabile per il benessere comune.
- Gianni Leggieri, portavoce consigliere regionale M5s Basilicata - Fondi per agricoltura e turismo, propulsione per un nuovo concetto di economia.
- Piernicola Pedicini, portavoce eurodeputato M5s - Economia circolare e sostenibile attivata dai fondi europei.
- Fabiana Papa - Progetto Punto zero: un modello per la caratterizzazione e il rilancio dei prodotti del territorio.
- Terenzio Bove - Sinergie tra agricoltura, imprenditoria e turismo. Marchio e consorzio dei prodotti locali controllati.
- Vincenzo Tosti - Comitato Terra dei fuochi. La commercializzazione dei prodotti locali della Terra dei fuochi.
- Domande e interventi del pubblico.
- Antonio Alberti - Sintesi finale dei lavori.
- Piernicola Pedicini - Conclusioni.
Altre informazioni riferite all'iniziativa: convegno-confronto sul tema "Proposte di economia sostenibile in Val d’Agri e opportunità offerte dall'Unione europea. Come superare il modello di sviluppo basato sul petrolio per intraprendere un percorso di tutela e valorizzazione delle risorse locali".
Sabato 2 luglio 2016 ore 16:30 - Hotel Sirio (via Nazionale, 27) - Villa d'Agri (Marsicovetere - Pz).

PIERNICOLA PEDICINI
Capo delegazione del M5s al Parlamento europeo

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